Le cose – ed ancor più gli abiti ed i tessuti - possiedono un di più d’essere, una sorta di cavità in cui rimangono traccia e impronte di chi le usa, le ha usate o le ha create, desiderate o scelte. Inoltre, nel loro spazio, troviamo la nostra capacità di dare parola alla loro e alla nostra presenza. Gli abiti possiedono la particolare proprietà di portarci sulla scena del mondo con il nostro corpo, di farci uscire da una condizione di sparizione, sottrazione o di nuda intimità. Maria Zambrano ci insegna che stare al mondo è soprattutto un gesto che ci implica all’universo. Questo testo recupera il senso poetico dei nostri legami con un sentire originario che situa nell’esperienza del corpo, dei suoi valori simbolici, la forza e la voce dei nostri vincoli con gli indumenti e con la stoffa del mondo. I vestiti, da oggetti d’uso, tornano ad essere mondo quando impariamo a intravedere in essi la possibilità di riconoscerci, di risvegliare la loro e la nostra storia, di ripercorrere e intrecciare quelle trame sottili che ci permettono di parlare il linguaggio delle appartenenze. Le voci di questo testo plurale si collocano all’interno di un ampio e durevole impianto di ricerca che si inserisce in un approccio filosofico all’estetica dell’esperienza e all’aspetto poetico-metaforico dell’esistenza. Questo libro si rivolge a chi già abbia provato o voglia provare a sottrarre le cose al loro apparente silenzio, percorrendo nuove dicibilità educative, rivolte alla storia di sé come alla storia di altri, attraversando una pedagogia del quotidiano che aspetta solo di aver voce, per poter dar luogo a orizzonti di senso che si vestono e ci vestono di intimità quando ci accorgiamo di saper dare - ed abitare - spazi inediti anche a ciò che è prossimo, così vicino da diventare – a volte – invisibile. Il testo è corredato da un’appendice di possibile sperimentazione della metodologia di biofotonarrazione messa a punto dal gruppo di ricerca sulle Trame educative: il vestiario sentimentale.

Emanuela Mancino, E.A. (2021). Trame sottili. Voci diverse per un vestiario sentimentale (E. Mancino, a cura di). Franco Angeli.

Trame sottili. Voci diverse per un vestiario sentimentale

Mancino Emanuela
2021

Abstract

Le cose – ed ancor più gli abiti ed i tessuti - possiedono un di più d’essere, una sorta di cavità in cui rimangono traccia e impronte di chi le usa, le ha usate o le ha create, desiderate o scelte. Inoltre, nel loro spazio, troviamo la nostra capacità di dare parola alla loro e alla nostra presenza. Gli abiti possiedono la particolare proprietà di portarci sulla scena del mondo con il nostro corpo, di farci uscire da una condizione di sparizione, sottrazione o di nuda intimità. Maria Zambrano ci insegna che stare al mondo è soprattutto un gesto che ci implica all’universo. Questo testo recupera il senso poetico dei nostri legami con un sentire originario che situa nell’esperienza del corpo, dei suoi valori simbolici, la forza e la voce dei nostri vincoli con gli indumenti e con la stoffa del mondo. I vestiti, da oggetti d’uso, tornano ad essere mondo quando impariamo a intravedere in essi la possibilità di riconoscerci, di risvegliare la loro e la nostra storia, di ripercorrere e intrecciare quelle trame sottili che ci permettono di parlare il linguaggio delle appartenenze. Le voci di questo testo plurale si collocano all’interno di un ampio e durevole impianto di ricerca che si inserisce in un approccio filosofico all’estetica dell’esperienza e all’aspetto poetico-metaforico dell’esistenza. Questo libro si rivolge a chi già abbia provato o voglia provare a sottrarre le cose al loro apparente silenzio, percorrendo nuove dicibilità educative, rivolte alla storia di sé come alla storia di altri, attraversando una pedagogia del quotidiano che aspetta solo di aver voce, per poter dar luogo a orizzonti di senso che si vestono e ci vestono di intimità quando ci accorgiamo di saper dare - ed abitare - spazi inediti anche a ciò che è prossimo, così vicino da diventare – a volte – invisibile. Il testo è corredato da un’appendice di possibile sperimentazione della metodologia di biofotonarrazione messa a punto dal gruppo di ricerca sulle Trame educative: il vestiario sentimentale.
Emanuela Mancino, Elisa Asnaghi, Maria Laura Belisario, Cristian Bonomi, Ornella Castiglione, Elvis Crotti, Giovanna Del Grande, Barbara Di Donato, Monica Gilli, Mario Turci, Cristiano Sormani Valli, Silvia Vergani,
visibile ed invisibile educativo, poetica del quotidiano, narrazione, fotografia, filosofia dell'educazione, estetica, bellezza, sguardo, Maria Zambrano, trame educative, metafora tessile, metafore
Italian
2021
9788835130444
10449.2
Franco Angeli
none
Emanuela Mancino, E.A. (2021). Trame sottili. Voci diverse per un vestiario sentimentale (E. Mancino, a cura di). Franco Angeli.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10281/329098
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