INTRODUZIONE Sempre maggiori evidenze scientifiche confermano che il microambiente peri tumorale gioca un ruolo importante nello sviluppo e nel comportamento dei tumori solidi. Nelle ultime decadi la correlazione tra tumore e risposta infiammatoria peritumorale è stata ampiamente accettata indicando il ruolo centrale del sistema immunitario nella progressione tumorale e nella prognosi. Obiettivo primario dello studio è stato analizzare l’espressione dell’mRNA di alcune citochine, chemochine e loro recettori e di alcuni fattori di crescita, estratti da campioni di carcinoma originato da endometrio umano e confrontarli con l’ mRNA estratto da campioni di tessuto endometriale normale omologo al fine di caratterizzare le variazioni del microambiente tumorale del carcinoma endometriale rispetto al tessuto endometriale sano. L’obiettivo secondario è stato evidenziare i fattori più interessanti presenti nell’ambiente peritumorale del carcinoma endometriale per programmare uno studio prospettico con una casistica maggiore. MATERIALE E METODO. Presso l’istituto Clinico di Ricerca a Carattere Scientifico IRCCS Humanitas di Rozzano, da pazienti sottoposte a chirurgia primaria per carcinoma dell’endometrio, sono stati prelevati: un campione di carcinoma endometriale (A) e un campione da tessuto endometriale sano della stessa paziente (B) trattati con RNA later e conservati a –80°C. I parametri clinici e chirurgici sono stati raccolti. L’RNA è stato estratto, quantificato, retrotrascritto in cDNA ed infine quantificato mediante una RQ-PCR. RISULTATI. Dodici pazienti con carcinoma endometriale sono state arruolate nello studio. Nel tessuto tumorale endometriale umano, rispetto al tessuto di controllo sano, sono state osservate i risultati statisticamente significativi che seguono. Un’inibizione del CXCL12 mRNA nelle pazienti con infiltrazione del miometrio > 50% (P= .003). Il CXCL12 era direttamente correlato a quello del CXCR7 nel 100% dei casi (P=0.000). L’mRNA del TNF è risultato down-regolato nel 67% dei casi, ed in particolare, nel 100% delle pazienti in cui l’invasione miometriale era > 50% versus il 50% delle pazienti con infiltrazione del miometrio < 50% (P<.09) . Un basso livello di espressione dell’mRNA dell’ IL6 è stato evidenziato nel 100% degli stadi avanzati versus il 45% degli stadi iniziali nel tessuto tumorale rispetto al tessuto sano, (P< .05). Il MIF mRNA aveva un’ aumentata espressione nel 100% dei casi, (P<.001). L’up-regolazione del MIF mRNA era indirettamente proporzionale a quella del TGFb (P<.05). CONCLUSIONI. In base ai risultati di questo studio, tutti i fattori dell’ambiente peritumorale del carcinoma endometriale esaminati hanno dimostrato livelli di espressione interessanti e meritevoli di approfondimento. Tutti potrebbero essere presi in considerazione quali nuovi target di terapia antitumorale per prolungare l’intervallo libero da malattia o addirittura portare alla guarigione, mediante l’utilizzo di farmaci o anticorpi bloccanti soprattutto nei pazienti a rischio medio-alto ma con stadio del tumore ancora precoce. Il dosaggio dei fattori di crescita, citochine e chemochine esaminati nel nostro studio potrebbe essere utilizzato anchecome fattore prognostico per il tipo di terapia adiuvante, soprattutto negli stadi iniziali. Questi risultati, anche se devono essere confermati in una popolazione piu’ ampia e con un FU maggiore, forniscono un evidenza scientifica che individua nuovi obiettivi per la terapia anti-tumorale per il futuro.

(2012). Il microambiente peritumorale nel carcinoma dell'endometrio. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2012).

Il microambiente peritumorale nel carcinoma dell'endometrio

GIANNICE, RAFFAELLA
2012

Abstract

INTRODUZIONE Sempre maggiori evidenze scientifiche confermano che il microambiente peri tumorale gioca un ruolo importante nello sviluppo e nel comportamento dei tumori solidi. Nelle ultime decadi la correlazione tra tumore e risposta infiammatoria peritumorale è stata ampiamente accettata indicando il ruolo centrale del sistema immunitario nella progressione tumorale e nella prognosi. Obiettivo primario dello studio è stato analizzare l’espressione dell’mRNA di alcune citochine, chemochine e loro recettori e di alcuni fattori di crescita, estratti da campioni di carcinoma originato da endometrio umano e confrontarli con l’ mRNA estratto da campioni di tessuto endometriale normale omologo al fine di caratterizzare le variazioni del microambiente tumorale del carcinoma endometriale rispetto al tessuto endometriale sano. L’obiettivo secondario è stato evidenziare i fattori più interessanti presenti nell’ambiente peritumorale del carcinoma endometriale per programmare uno studio prospettico con una casistica maggiore. MATERIALE E METODO. Presso l’istituto Clinico di Ricerca a Carattere Scientifico IRCCS Humanitas di Rozzano, da pazienti sottoposte a chirurgia primaria per carcinoma dell’endometrio, sono stati prelevati: un campione di carcinoma endometriale (A) e un campione da tessuto endometriale sano della stessa paziente (B) trattati con RNA later e conservati a –80°C. I parametri clinici e chirurgici sono stati raccolti. L’RNA è stato estratto, quantificato, retrotrascritto in cDNA ed infine quantificato mediante una RQ-PCR. RISULTATI. Dodici pazienti con carcinoma endometriale sono state arruolate nello studio. Nel tessuto tumorale endometriale umano, rispetto al tessuto di controllo sano, sono state osservate i risultati statisticamente significativi che seguono. Un’inibizione del CXCL12 mRNA nelle pazienti con infiltrazione del miometrio > 50% (P= .003). Il CXCL12 era direttamente correlato a quello del CXCR7 nel 100% dei casi (P=0.000). L’mRNA del TNF è risultato down-regolato nel 67% dei casi, ed in particolare, nel 100% delle pazienti in cui l’invasione miometriale era > 50% versus il 50% delle pazienti con infiltrazione del miometrio < 50% (P<.09) . Un basso livello di espressione dell’mRNA dell’ IL6 è stato evidenziato nel 100% degli stadi avanzati versus il 45% degli stadi iniziali nel tessuto tumorale rispetto al tessuto sano, (P< .05). Il MIF mRNA aveva un’ aumentata espressione nel 100% dei casi, (P<.001). L’up-regolazione del MIF mRNA era indirettamente proporzionale a quella del TGFb (P<.05). CONCLUSIONI. In base ai risultati di questo studio, tutti i fattori dell’ambiente peritumorale del carcinoma endometriale esaminati hanno dimostrato livelli di espressione interessanti e meritevoli di approfondimento. Tutti potrebbero essere presi in considerazione quali nuovi target di terapia antitumorale per prolungare l’intervallo libero da malattia o addirittura portare alla guarigione, mediante l’utilizzo di farmaci o anticorpi bloccanti soprattutto nei pazienti a rischio medio-alto ma con stadio del tumore ancora precoce. Il dosaggio dei fattori di crescita, citochine e chemochine esaminati nel nostro studio potrebbe essere utilizzato anchecome fattore prognostico per il tipo di terapia adiuvante, soprattutto negli stadi iniziali. Questi risultati, anche se devono essere confermati in una popolazione piu’ ampia e con un FU maggiore, forniscono un evidenza scientifica che individua nuovi obiettivi per la terapia anti-tumorale per il futuro.
TOZZI, ROBERTO
carcinoma endometriale, chemochine, citochine, VEGF, TNF, MIF, OPN, TGFb, IL6,CXCL12, CXCR4, CXCL11, CXCL8, microambiente peritumorale
MED/40 - GINECOLOGIA E OSTETRICIA
Italian
4-mag-2012
GINECOLOGIA ONCOLOGICA - 43R
23
2009/2010
La lavorazione dei campioni è stata svolta presso il Laboratorio di Immunologia Cellulare dell'Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (MI) diretto dalla Prof.ssa Paola Allavena e con la collaborazione del dr. Marco Erreni. L'elaborazione e la scrittura della tesi è stata svolta presso il Churchill Hospital di Oxford (UK, reparto di Ginecologia Oncologica.
open
(2012). Il microambiente peritumorale nel carcinoma dell'endometrio. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2012).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10281/31294
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