Come il funambolo ricerca un equilibrio precario in condizioni estreme, anche l’educatore sembra dover sostenere prove analoghe. Una delle questioni principali dell’educatore sembra infatti essere il suo modo di posizionarsi, di ‘prendere posizione’ sulla scena educativa. Come porsi nei confronti dell’altro? Davanti? Accanto? Dietro? Istanze queste che rivelano non solo un modo di muoversi e di spostarsi del corpo nello spazio ma anche e soprattutto un preciso modo di pensare e di mettere in forma la propria progettualità. Nella prospettiva di un professionista in continua formazione e trasformazione, la disciplina esercitata dal funambolo sembra così tradursi in una duplice istanza: a radicarsi, per essere autenticamente e consapevolmente presenti e ad espandersi, per essere ricettivi, aperti, pronti a ricevere e ad accogliere l’altro. Allenando a una presenza con-centrata, vigile e attenta, gli esercizi psicofisici tratti dal training psicofisico del funambolo, nel testo documentati e rielaborati, possono così responsabilizzare anche l’educatore circa la propria postura – fisica, emotiva e cognitiva -, spronandolo a interrogarsi costantemente rispetto al senso e all’intenzione messa nel proprio agire. Il volume, rivolto a educatori, insegnanti e formatori, performer e praticanti di discipline artistico-corporee, è un invito a destrutturare il proprio abituale modo di camminare e di attraversare la scena educativa-performativa, per esperire l’equilibrio come tensione vitale al movimento e alla ricerca di un continuo bilanciamento.
Schiavone, G. (2019). Le radici nel cielo. La disciplina del funambolo per la formazione dell'educatore. Milano : FrancoAngeli.
Le radici nel cielo. La disciplina del funambolo per la formazione dell'educatore
Schiavone, G.
2019
Abstract
Come il funambolo ricerca un equilibrio precario in condizioni estreme, anche l’educatore sembra dover sostenere prove analoghe. Una delle questioni principali dell’educatore sembra infatti essere il suo modo di posizionarsi, di ‘prendere posizione’ sulla scena educativa. Come porsi nei confronti dell’altro? Davanti? Accanto? Dietro? Istanze queste che rivelano non solo un modo di muoversi e di spostarsi del corpo nello spazio ma anche e soprattutto un preciso modo di pensare e di mettere in forma la propria progettualità. Nella prospettiva di un professionista in continua formazione e trasformazione, la disciplina esercitata dal funambolo sembra così tradursi in una duplice istanza: a radicarsi, per essere autenticamente e consapevolmente presenti e ad espandersi, per essere ricettivi, aperti, pronti a ricevere e ad accogliere l’altro. Allenando a una presenza con-centrata, vigile e attenta, gli esercizi psicofisici tratti dal training psicofisico del funambolo, nel testo documentati e rielaborati, possono così responsabilizzare anche l’educatore circa la propria postura – fisica, emotiva e cognitiva -, spronandolo a interrogarsi costantemente rispetto al senso e all’intenzione messa nel proprio agire. Il volume, rivolto a educatori, insegnanti e formatori, performer e praticanti di discipline artistico-corporee, è un invito a destrutturare il proprio abituale modo di camminare e di attraversare la scena educativa-performativa, per esperire l’equilibrio come tensione vitale al movimento e alla ricerca di un continuo bilanciamento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.