L’attuazione nel nostro paese della direttiva comunitaria sui servizi postali (n. 97/67/CE) ha portato ad un sensibile ampliamento della riserva legale che il Ministero delle Comunicazioni, nella sua qualità di regolatore, ha motivato con l’esigenza di garantire all’operatore incaricato del servizio universale, la società Poste Italiane S.p.A., ricavi sufficienti a coprire gli oneri dell’universalità. Obiettivo del presente lavoro è di dimostrare che qualora il gestore operasse con i costi di un’impresa postale europea mediamente efficiente risulterebbe in grado di coprire, già con la precedente estensione della riserva, ogni onere di servizio universale, registrando anzi margini positivi non trascurabili. A tal fine è stato effettuato un esercizio di stima dell’onere del servizio universale il quale utilizza una stima econometrica dei costi efficienti dell’operatore pubblico basata sui comportamenti medi delle aziende postali dei quindici paesi dell’Unione Europea. I risultati ottenuti sono tali da identificare l’ampliamento della riserva legale come strumento finalizzato a recuperare i costi di una gestione non efficiente, a tutelare l’operatore incaricato dall’avvio di effettivi processi competitivi e a mantenere sovvenzioni incrociate dall’area riservata in favore di quella solo teoricamente aperta alla concorrenza.

Arrigo, U., Beccarello, M. (2000). Una stima dell’onere servizio universale nei servizi postali italiani in presenza di costi efficienti di produzione [Working paper del dipartimento].

Una stima dell’onere servizio universale nei servizi postali italiani in presenza di costi efficienti di produzione

ARRIGO, UGO;BECCARELLO, MASSIMO
2000

Abstract

L’attuazione nel nostro paese della direttiva comunitaria sui servizi postali (n. 97/67/CE) ha portato ad un sensibile ampliamento della riserva legale che il Ministero delle Comunicazioni, nella sua qualità di regolatore, ha motivato con l’esigenza di garantire all’operatore incaricato del servizio universale, la società Poste Italiane S.p.A., ricavi sufficienti a coprire gli oneri dell’universalità. Obiettivo del presente lavoro è di dimostrare che qualora il gestore operasse con i costi di un’impresa postale europea mediamente efficiente risulterebbe in grado di coprire, già con la precedente estensione della riserva, ogni onere di servizio universale, registrando anzi margini positivi non trascurabili. A tal fine è stato effettuato un esercizio di stima dell’onere del servizio universale il quale utilizza una stima econometrica dei costi efficienti dell’operatore pubblico basata sui comportamenti medi delle aziende postali dei quindici paesi dell’Unione Europea. I risultati ottenuti sono tali da identificare l’ampliamento della riserva legale come strumento finalizzato a recuperare i costi di una gestione non efficiente, a tutelare l’operatore incaricato dall’avvio di effettivi processi competitivi e a mantenere sovvenzioni incrociate dall’area riservata in favore di quella solo teoricamente aperta alla concorrenza.
Working paper del dipartimento
stima dell’onere servizio; servizi postali italiani;
Italian
2000
Arrigo, U., Beccarello, M. (2000). Una stima dell’onere servizio universale nei servizi postali italiani in presenza di costi efficienti di produzione [Working paper del dipartimento].
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