Come sta cambiando la produzione di beni collettivi per lo sviluppo locale nell’era della globalizzazione? In che modo le nuove tecnologie stanno modificando le dinamiche di produzione e di regolazione di questo tipo di beni e servizi, mettendo in luce la rilevanza di nuovi nessi tra locale e globale, luoghi e flussi? E in che modo queste trasformazioni stanno incidendo sulle politiche pubbliche e sui modi di regolazione dello sviluppo dei luoghi? Il fenomeno della Sharing Economy, o consumo collaborativo, risponde a queste domande. Si tratta di una forma di mercato ibrido (tra scambio, possesso e dono) basato sul principio della condivisione di bisogni tra pari per l’accesso a beni e servizi, che si sta diffondendo rapidamente, soprattutto nelle aree urbane, che va analizzato a fondo per meglio comprendere le trasformazioni che stanno avvenendo nei modi di regolazione dello sviluppo locale, per lo meno di alcuni contesti urbani. Possiamo definirla infatti come un tipo di innovazione sociale che utilizza forme di regolazione di tipo comunitario che sembra rispondere in modo efficace a una serie di bisogni: da un lato, ridurre i costi monetari in tempi di crisi; dall’altro, ridurre l’incertezza, condividendo i problemi, ma anche le nuove soluzioni e i rischi ad esse collegati. Il neoistituzionalismo parla a questo riguardo di “costi di transazione”, sottolineandone la rilevanza dal momento che la riduzione dei costi di transazione è strettamente legata alla capacità di produrre quelle relazioni di fiducia che sono alla base del capitale sociale, il quale costituisce una risorsa indispensabile non solo per lo sviluppo economico ma, più in generale, per il benessere e la qualità della vita di un contesto territoriale. L’analisi di casi studio di sharing economy in grado di mettere in luce buone pratiche, ma anche le condizioni che le rendono praticabili, diventa pertanto di notevole rilevanza per l’analisi delle politiche di sviluppo locale nell’era della globalizzazione (dalla prefazione di P. Messina).
Polizzi, E., Bassoli, M. (a cura di). (2016). Le politiche della condivisione. La sharing economy incontra il pubblico. ITA : Giuffrè.
Le politiche della condivisione. La sharing economy incontra il pubblico
Polizzi, EM;
2016
Abstract
Come sta cambiando la produzione di beni collettivi per lo sviluppo locale nell’era della globalizzazione? In che modo le nuove tecnologie stanno modificando le dinamiche di produzione e di regolazione di questo tipo di beni e servizi, mettendo in luce la rilevanza di nuovi nessi tra locale e globale, luoghi e flussi? E in che modo queste trasformazioni stanno incidendo sulle politiche pubbliche e sui modi di regolazione dello sviluppo dei luoghi? Il fenomeno della Sharing Economy, o consumo collaborativo, risponde a queste domande. Si tratta di una forma di mercato ibrido (tra scambio, possesso e dono) basato sul principio della condivisione di bisogni tra pari per l’accesso a beni e servizi, che si sta diffondendo rapidamente, soprattutto nelle aree urbane, che va analizzato a fondo per meglio comprendere le trasformazioni che stanno avvenendo nei modi di regolazione dello sviluppo locale, per lo meno di alcuni contesti urbani. Possiamo definirla infatti come un tipo di innovazione sociale che utilizza forme di regolazione di tipo comunitario che sembra rispondere in modo efficace a una serie di bisogni: da un lato, ridurre i costi monetari in tempi di crisi; dall’altro, ridurre l’incertezza, condividendo i problemi, ma anche le nuove soluzioni e i rischi ad esse collegati. Il neoistituzionalismo parla a questo riguardo di “costi di transazione”, sottolineandone la rilevanza dal momento che la riduzione dei costi di transazione è strettamente legata alla capacità di produrre quelle relazioni di fiducia che sono alla base del capitale sociale, il quale costituisce una risorsa indispensabile non solo per lo sviluppo economico ma, più in generale, per il benessere e la qualità della vita di un contesto territoriale. L’analisi di casi studio di sharing economy in grado di mettere in luce buone pratiche, ma anche le condizioni che le rendono praticabili, diventa pertanto di notevole rilevanza per l’analisi delle politiche di sviluppo locale nell’era della globalizzazione (dalla prefazione di P. Messina).File | Dimensione | Formato | |
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