L’elaborato si propone il compito di esaminare il tema degli interessi collettivi, soffermandosi in particolare su un aspetto che si ritiene di importanza fondamentale e prioritaria rispetto ad altri, anche in un’ottica di effettività della tutela. Il riferimento è alla legittimazione ad agire per questi particolari interessi a dimensione c.d. sovraindividuale, interessi che, seppur abbiano avuto uno sviluppo più noto a partire dagli anni Settanta del secolo scorso, trovano invero le loro radici più profonde già alla fine dell’Ottocento. Lo studio viene pertanto condotto, in una prima parte, ripercorrendo la nascita e lo sviluppo degli interessi collettivi, illustrando le condizioni nelle quali si è avvertita l’esigenza di tutela di posizioni che facessero capo ad una pluralità di individui, il tutto prendendo a riferimento tre periodi storici diversi. Sulla base della medesima suddivisione storica, inoltre, ci si è soffermati sul tema principale della ricerca, e cioè sulla legittimazione ad agire nelle sue diverse forme –diffusa, in capo ai singoli individui della categoria, ovvero concentrata, in capo a dei c.d. enti esponenziali – e sul connesso e imprescindibile tema dell’efficacia soggettiva della sentenza resa all’esito di un “processo collettivo”, anche con riferimento ai rapporti tra questo e il giudizio individuale. Il punto, invero, è particolarmente magmatico e al riguardo si è cercato di dar conto delle soluzioni più disparate che sono state proposte in dottrina, argomentandone i pro e i contro. Da ultimo, analizzate le forme di tutela dei giudizi collettivi nei diversi ambiti di natura sostanziale, ci si è concentrati sul giudizio collettivo proprio (o inibitorio) con specifico riferimento all’ambito consumeristico.
(2011). La legittimazione ad agire negli interessi collettivi. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2011).
La legittimazione ad agire negli interessi collettivi
MARIANI, ROBERTA
2011
Abstract
L’elaborato si propone il compito di esaminare il tema degli interessi collettivi, soffermandosi in particolare su un aspetto che si ritiene di importanza fondamentale e prioritaria rispetto ad altri, anche in un’ottica di effettività della tutela. Il riferimento è alla legittimazione ad agire per questi particolari interessi a dimensione c.d. sovraindividuale, interessi che, seppur abbiano avuto uno sviluppo più noto a partire dagli anni Settanta del secolo scorso, trovano invero le loro radici più profonde già alla fine dell’Ottocento. Lo studio viene pertanto condotto, in una prima parte, ripercorrendo la nascita e lo sviluppo degli interessi collettivi, illustrando le condizioni nelle quali si è avvertita l’esigenza di tutela di posizioni che facessero capo ad una pluralità di individui, il tutto prendendo a riferimento tre periodi storici diversi. Sulla base della medesima suddivisione storica, inoltre, ci si è soffermati sul tema principale della ricerca, e cioè sulla legittimazione ad agire nelle sue diverse forme –diffusa, in capo ai singoli individui della categoria, ovvero concentrata, in capo a dei c.d. enti esponenziali – e sul connesso e imprescindibile tema dell’efficacia soggettiva della sentenza resa all’esito di un “processo collettivo”, anche con riferimento ai rapporti tra questo e il giudizio individuale. Il punto, invero, è particolarmente magmatico e al riguardo si è cercato di dar conto delle soluzioni più disparate che sono state proposte in dottrina, argomentandone i pro e i contro. Da ultimo, analizzate le forme di tutela dei giudizi collettivi nei diversi ambiti di natura sostanziale, ci si è concentrati sul giudizio collettivo proprio (o inibitorio) con specifico riferimento all’ambito consumeristico.File | Dimensione | Formato | |
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