Lo scopo di questo lavoro è stato quelli di studiare la neurotossicità periferica indotta da due differenti farmaci antitubulinici (epotilone B e sagopilone) in modelli sperimentali in vitro e in vivo In particolare lo studio è stato articolato in due fasi consecutive: la prima fase ha previsto lo studio della tossicità periferica indotta dalla somministrazione di epotilone B attraverso la messa a punto di un modello in vitro su colture organotipiche di gangli delle radici dorsali e un successivo modello in vivo che ha visto l’utilizzo di ratti Fischer; nella seconda fase è stato studiata la tossicità periferica indotta dalla somministrazione di sagopilone attraverso la messa a punto di un modello in vitro su colture organotipiche di gangli delle radici dorsali e due successivi modelli in vivo che hanno visto l’utilizzo di ratti Wistar e sono stati svolti per ricercare la massima dose tollerata di farmaco e la corretta scheda di somministrazione.
(2010). Studio della neurotossicità periferica indotta da farmaci antitubulinici in modelli sperimentali in vitro e in vivo. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2010).
Studio della neurotossicità periferica indotta da farmaci antitubulinici in modelli sperimentali in vitro e in vivo
CHIORAZZI, ALESSIA
2010
Abstract
Lo scopo di questo lavoro è stato quelli di studiare la neurotossicità periferica indotta da due differenti farmaci antitubulinici (epotilone B e sagopilone) in modelli sperimentali in vitro e in vivo In particolare lo studio è stato articolato in due fasi consecutive: la prima fase ha previsto lo studio della tossicità periferica indotta dalla somministrazione di epotilone B attraverso la messa a punto di un modello in vitro su colture organotipiche di gangli delle radici dorsali e un successivo modello in vivo che ha visto l’utilizzo di ratti Fischer; nella seconda fase è stato studiata la tossicità periferica indotta dalla somministrazione di sagopilone attraverso la messa a punto di un modello in vitro su colture organotipiche di gangli delle radici dorsali e due successivi modelli in vivo che hanno visto l’utilizzo di ratti Wistar e sono stati svolti per ricercare la massima dose tollerata di farmaco e la corretta scheda di somministrazione.File | Dimensione | Formato | |
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