La monografia ricostruisce come e perché, nel totale silenzio del testo della Costituzione del 1948, si sia sviluppato e consolidato il limite del diritto privato della potestà legislativa regionale, e verifica quale portata abbia oggi, dopo la riforma costituzionale dei poteri delle Regioni, l'esclusiva riserva allo Stato della legislazione nell'ordinamento civile (art. 117, secondo comma, lett. l, della Costituzione) che appare, per le ragioni indagate dall'autrice, come l'emersione testuale di quel limite. Il volume ha quindi ad oggetto la conferma, da parte del legislatore costituzionale del 2001, di uno dei più penetranti limiti della potestà legislativa regionale fino ad allora operanti, benché ricavati solo in via interpretativa dal testo costituzionale originario, e ancora prima il limite stesso: un limite che ha contribuito a dar vita ad una concezione estremamente riduttiva dell'intera legislazione delle Regioni, e quindi in generale della loro autonomia, e a modellare in questo senso quel medesimo Stato regionale italiano che la revisione del Titolo V della Parte seconda della Costituzione avrebbe inteso invece integralmente riformare.
Lamarque, E. (2005). Regioni e ordinamento civile. Padova : Cedam.
Regioni e ordinamento civile
LAMARQUE, ELISABETTA
2005
Abstract
La monografia ricostruisce come e perché, nel totale silenzio del testo della Costituzione del 1948, si sia sviluppato e consolidato il limite del diritto privato della potestà legislativa regionale, e verifica quale portata abbia oggi, dopo la riforma costituzionale dei poteri delle Regioni, l'esclusiva riserva allo Stato della legislazione nell'ordinamento civile (art. 117, secondo comma, lett. l, della Costituzione) che appare, per le ragioni indagate dall'autrice, come l'emersione testuale di quel limite. Il volume ha quindi ad oggetto la conferma, da parte del legislatore costituzionale del 2001, di uno dei più penetranti limiti della potestà legislativa regionale fino ad allora operanti, benché ricavati solo in via interpretativa dal testo costituzionale originario, e ancora prima il limite stesso: un limite che ha contribuito a dar vita ad una concezione estremamente riduttiva dell'intera legislazione delle Regioni, e quindi in generale della loro autonomia, e a modellare in questo senso quel medesimo Stato regionale italiano che la revisione del Titolo V della Parte seconda della Costituzione avrebbe inteso invece integralmente riformare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.