Il libro rappresenta un’etnografia di un luogo di frontiera: l’isola greca di Kastellorizo (Egeo orientale). La ricerca si snoda lungo due direttrici, facenti capo rispettivamente all’antropologia dello spazio e all’antropologia del turismo. La peculiarità del luogo, delineata dalla sua posizione nello spazio –marginalità rispetto al territorio greco e collocazione sulla frontiera con la Turchia-, dal valore poietico di un’identità comunitaria implicito nella narrazione di alcuni “eventi di memoria” e dalla centralità del turismo, rivela la compresenza di due dimensioni: il tempo della memoria e lo spazio dell’immagine. Il testo tenta di rendere conto del rapporto di reciproca complicanza di queste due dimensioni, analizzando, da un lato la centralità, nei processi di costruzione dell’identità locale, di un processo di selezione sociale dei ricordi messo in atto dalla memoria collettiva della comunità che genera una pluralità di memorie, ciascuna delle quali caratterizzata da una funzione poietico-identitraria delle singole micro comunità presenti sull’isola; dall’altro, esaminando le conseguenze dell’avvento del turismo che ha condotto all’affermazione di un’immagine dell’isola che ha contribuito a ri-significare l’identità stessa della località.
Barberani, S. (2004). Sulla frontiera del mediterraneo. Turismo e memoria a Kastellorizo (Egeo orientale). Torino : Trauben.
Sulla frontiera del mediterraneo. Turismo e memoria a Kastellorizo (Egeo orientale)
BARBERANI, SILVIA
2004
Abstract
Il libro rappresenta un’etnografia di un luogo di frontiera: l’isola greca di Kastellorizo (Egeo orientale). La ricerca si snoda lungo due direttrici, facenti capo rispettivamente all’antropologia dello spazio e all’antropologia del turismo. La peculiarità del luogo, delineata dalla sua posizione nello spazio –marginalità rispetto al territorio greco e collocazione sulla frontiera con la Turchia-, dal valore poietico di un’identità comunitaria implicito nella narrazione di alcuni “eventi di memoria” e dalla centralità del turismo, rivela la compresenza di due dimensioni: il tempo della memoria e lo spazio dell’immagine. Il testo tenta di rendere conto del rapporto di reciproca complicanza di queste due dimensioni, analizzando, da un lato la centralità, nei processi di costruzione dell’identità locale, di un processo di selezione sociale dei ricordi messo in atto dalla memoria collettiva della comunità che genera una pluralità di memorie, ciascuna delle quali caratterizzata da una funzione poietico-identitraria delle singole micro comunità presenti sull’isola; dall’altro, esaminando le conseguenze dell’avvento del turismo che ha condotto all’affermazione di un’immagine dell’isola che ha contribuito a ri-significare l’identità stessa della località.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.