I crack economico-finanziari evidenziatisi nel mondo anglosassone e, successivamente, in Italia e in Europa nonché la crisi finanziaria attuale hanno, ulteriormente, evidenziato l’importanza del passaggio da una shareholder view ad una stakeholder view. Obiettivo dell’impresa non deve essere la “creazione di valore per gli azionisti” ma per tutti gli interlocutori sociali. Molte sono le variabili aziendali da controllare e trasformare per cercare di attuare tale obiettivo. Una “buona governance” aziendale, punto focale per garantire una migliore amministrazione e gestione delle imprese e per ottenere, di conseguenza, una performance positiva, viene vista sempre più come variabile fondamentale per offrire maggiori garanzie di tutela a tutti gli interlocutori dell’impresa. Proprio per tale ragione la nostra ricerca si focalizzerà sull’implementazione ed analisi di, quello che noi riteniamo possa essere, uno strumento fondamentale per poter fornire una migliore analisi della bontà della governance ovvero il “Corporate Governance rating”. La ricerca si propone, dopo un’analisi dello stato dell’arte nell’ambito della Corporate governance in Italia, di introdurre un modello di rating che applicato alle aziende italiane evidenzi una possibile relazione tra una buona governance e performance aziendali quest’ultime influenzate sia da fattori esogeni come l’ambiente esterno sia da fattori legati a scelte di governo economico. Inizialmente si effettuerà un’analisi storica della struttura e delle stabilità degli assetti proprietari nelle imprese osservando, in particolare, quanto un sistema proprietario stabile nel lungo periodo possa incidere favorevolmente sulla governance aziendale. Si procederà evidenziando i principali sistemi di corporate governance possibili secondo la legislazione italiana e adottati dalle principali aziende in Italia. Nell’ambito dell’analisi empirica si svilupperà un nuovo modello di rating della Corporate Governance che, partendo dai modelli già adottati da aziende di rating specializzate (Standard and Poor’s, Moody’s, ecc.), vada ad esplicitare con un punteggio la bontà o meno del sistema di Corporate governance dell’azienda esaminata. Il modello suddetto sarà basato su indicatori elementari rappresentativi e formato da tre classi a sua volta suddivise in sottoclassi. Ad ogni indicatore elementare corrisponderanno risposte già prestabilite alle quali verrà attribuito un determinato scoring pesato sull’importanza che tale fattore riveste all’interno della governance. Successivamente, verrà applicato il modello teorico di rating sull’universo delle imprese quotate nella Borsa Valori di Milano; il lavoro si concretizzerà in una fase di raccolta dati i quali verranno inseriti nel modello di rating per iniziare una fase di elaborazione delle informazioni ed attribuzione dei punteggi di rating. In tal modo si dovrebbe riuscire ad ottenere una classifica delle aziende quotate a livello di governance. Obiettivo finale della nostra ricerca sarà andare ad identificare ed analizzare i più rilevanti indicatori di performance di tali aziende, studiando in particolare le aziende posizionatesi ai primi posti della classifica per rilevare se effettivamente il binomio “buona governance – performance positiva” esiste.

Nobolo, A., Magli, F., Arienti, F. (2009). UNO STRUMENTO DI TUTELA PER GLI STAKEHOLDERS: IL RATING DELLA GOVERNANCE. Intervento presentato a: XIV Convegno annuale AIDEA Giovani 2009 “L’azienda e i suoi stakeholders”, Gorizia.

UNO STRUMENTO DI TUTELA PER GLI STAKEHOLDERS: IL RATING DELLA GOVERNANCE

NOBOLO, ALBERTO;MAGLI, FRANCESCA;ARIENTI, FRANCESCA
2009

Abstract

I crack economico-finanziari evidenziatisi nel mondo anglosassone e, successivamente, in Italia e in Europa nonché la crisi finanziaria attuale hanno, ulteriormente, evidenziato l’importanza del passaggio da una shareholder view ad una stakeholder view. Obiettivo dell’impresa non deve essere la “creazione di valore per gli azionisti” ma per tutti gli interlocutori sociali. Molte sono le variabili aziendali da controllare e trasformare per cercare di attuare tale obiettivo. Una “buona governance” aziendale, punto focale per garantire una migliore amministrazione e gestione delle imprese e per ottenere, di conseguenza, una performance positiva, viene vista sempre più come variabile fondamentale per offrire maggiori garanzie di tutela a tutti gli interlocutori dell’impresa. Proprio per tale ragione la nostra ricerca si focalizzerà sull’implementazione ed analisi di, quello che noi riteniamo possa essere, uno strumento fondamentale per poter fornire una migliore analisi della bontà della governance ovvero il “Corporate Governance rating”. La ricerca si propone, dopo un’analisi dello stato dell’arte nell’ambito della Corporate governance in Italia, di introdurre un modello di rating che applicato alle aziende italiane evidenzi una possibile relazione tra una buona governance e performance aziendali quest’ultime influenzate sia da fattori esogeni come l’ambiente esterno sia da fattori legati a scelte di governo economico. Inizialmente si effettuerà un’analisi storica della struttura e delle stabilità degli assetti proprietari nelle imprese osservando, in particolare, quanto un sistema proprietario stabile nel lungo periodo possa incidere favorevolmente sulla governance aziendale. Si procederà evidenziando i principali sistemi di corporate governance possibili secondo la legislazione italiana e adottati dalle principali aziende in Italia. Nell’ambito dell’analisi empirica si svilupperà un nuovo modello di rating della Corporate Governance che, partendo dai modelli già adottati da aziende di rating specializzate (Standard and Poor’s, Moody’s, ecc.), vada ad esplicitare con un punteggio la bontà o meno del sistema di Corporate governance dell’azienda esaminata. Il modello suddetto sarà basato su indicatori elementari rappresentativi e formato da tre classi a sua volta suddivise in sottoclassi. Ad ogni indicatore elementare corrisponderanno risposte già prestabilite alle quali verrà attribuito un determinato scoring pesato sull’importanza che tale fattore riveste all’interno della governance. Successivamente, verrà applicato il modello teorico di rating sull’universo delle imprese quotate nella Borsa Valori di Milano; il lavoro si concretizzerà in una fase di raccolta dati i quali verranno inseriti nel modello di rating per iniziare una fase di elaborazione delle informazioni ed attribuzione dei punteggi di rating. In tal modo si dovrebbe riuscire ad ottenere una classifica delle aziende quotate a livello di governance. Obiettivo finale della nostra ricerca sarà andare ad identificare ed analizzare i più rilevanti indicatori di performance di tali aziende, studiando in particolare le aziende posizionatesi ai primi posti della classifica per rilevare se effettivamente il binomio “buona governance – performance positiva” esiste.
paper
Corporate Governance Rating, performance, Stakeholder
Italian
XIV Convegno annuale AIDEA Giovani 2009 “L’azienda e i suoi stakeholders”
2009
2009
none
Nobolo, A., Magli, F., Arienti, F. (2009). UNO STRUMENTO DI TUTELA PER GLI STAKEHOLDERS: IL RATING DELLA GOVERNANCE. Intervento presentato a: XIV Convegno annuale AIDEA Giovani 2009 “L’azienda e i suoi stakeholders”, Gorizia.
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