Nel corso degli ultimi anni si è osservata un’estremizzazione degli eventi naturali legati al ciclo idrologico dovuti a piogge meno frequenti, ma di intensità maggiore, distribuite in modo differente nell’anno. Al fine di una corretta e sostenibile gestione delle risorse idriche, è necessario conoscere le relazioni che intercorrono tra gli apporti meteorici, le acque sotterranee, le acque superficiali e le altre voci del bilancio all’interno di un sistema idrogeologico. E’ fondamentale la ricostruzione di dati storici pluridecennali per comprendere la risposta storica del sistema superficiale e sotterraneo, capirne il comportamento e poter quindi ipotizzarne una evoluzione, sulla base di scenari di precipitazione probabili. Diventa quindi necessario la continua raccolta, l’omogenizzazione e l’organizzazione dei dati provenienti da reti di monitoraggio meteo-climatico e da quelle delle acque superficiali e sotterranee, gestite perlopiù dalle ARPA regionali. In Lombardia, all’interno del progetto RICLIC (Regional Impact of Climatic Change in Lombardy Water Resources: Modelling and Applications, Università Milano Bicocca, Università Milano, Università di Pavia, ARPA Lombardia, Fondazione Lombardia per l’Ambiente) si analizzano gli effetti delle variazioni climatiche sulle risorse idriche superficiali e sotterranee. L’area interessata dalla studio riguarda la zona appartenente alla pianura della regione Lombardia, compresa tra il fiume Ticino e il fiume Oglio, suddivisa in due bacini idrogeologici (Ticino-Adda e Adda-Oglio). Dal punto di vista geologico, la pianura lombarda è formata da depositi fluviali e fluvio-glaciali che formano una complessa alternanza di strati ghiaiosi, sabbioso-ghiaiosi, sabbiosi, siltosi e argillosi. In quest’ambito sono stati raccolti, in parte digitalizzati e strutturati i dati giornalieri di precipitazione, di livelli idrometrici, di portata e di freatimetrie nell’area di pianura lombarda compresa tra Ticino ed Oglio e qui presentati, dal 1951 al 2005. Le serie storiche dei parametri considerati sono state confrontate tra loro per un’analisi spazio-temporale con lo scopo di individuare eventuali interrelazioni, per capire i tempi e le entità delle risposte, nei diversi bacini idrogeologici. Per i dati meteo-climatici sono stati organizzati i dati giornalieri di 88 stazioni, per i dati idrologici 20 stazioni di misura e 10 per le freatimetrie, sempre con dati giornalieri dal 1951 al 2005. Una prima analisi dei trend pluviometrici ha messo in luce che si individuano due periodi con precipitazioni superiori alla media dal 1959 alla fine del 1961 e dal 1975 al 1979. Si individuano alcuni picchi negativi particolarmente pronunciati, come quelli avvenuti tra il 1970-1971 e quello del 1983. Per le acque superficiali ogni evento positivo si riflette rapidamente sul deflusso diretto, mentre su un trend pluriannuale si registra, per le stazioni in cui sono disponibili i dati di portata, una lieve diminuzione variabile da 10 a 20 m3/s all’anno. Infine le acque sotterranee necessitano di tempi sufficientemente lunghi per rispondere al sistema e la superficie piezometrica ne è la risposta. Quando la situazione positiva o negativa, si ripete per più anni, allora anche il sistema sotterraneo ne risente positivamente o negativamente. Tale corrispondenza presenza uno sfasamento temporale di circa un anno. Per ora non si riscontrano significative variazioni negative della risorsa idrica sotterranea. English Abstract During the last years, natural events related to hydrogeologic cycle have been increasing because it rains less frequently but more heavy. It’s necessary to know the relationship between water balance input and output in order to manage water resources in sustainable way, using data measured by subsurface and surface water Monitoring Networks. This aim is being pursued by RICLIC (Regional Impact of Climatic Change in Lombardy Water Resources: Modelling and Applications), a scientific working projects in Lombardy that evaluates climatic impacts on water resources. For this reason rainfall data, hydrometric data, discharge data and piezometric data have been collected in Lombardy plain from Ticino to Oglio river, digitalized and organized (for the period 1951-2005). Their temporal trend and spatial distribution have been analyzed in order to underline their possible relationships both in time and in space, to understand when and how different hydrologic basins reply to climatic events.

Bonomi, T., Canepa, P., DEL ROSSO, F., Rossetti, A. (2008). Relazioni temporali pluridecennali di dati pluviometrici, idrologici e piezometrici nella pianura lombarda tra Ticino e Oglio. GIORNALE DI GEOLOGIA APPLICATA, 9(2), 227-248 [10.1474/GGA.2008-02.2-12.0242].

Relazioni temporali pluridecennali di dati pluviometrici, idrologici e piezometrici nella pianura lombarda tra Ticino e Oglio

BONOMI, TULLIA;CANEPA, PAOLA;DEL ROSSO, FRANCESCA;
2008

Abstract

Nel corso degli ultimi anni si è osservata un’estremizzazione degli eventi naturali legati al ciclo idrologico dovuti a piogge meno frequenti, ma di intensità maggiore, distribuite in modo differente nell’anno. Al fine di una corretta e sostenibile gestione delle risorse idriche, è necessario conoscere le relazioni che intercorrono tra gli apporti meteorici, le acque sotterranee, le acque superficiali e le altre voci del bilancio all’interno di un sistema idrogeologico. E’ fondamentale la ricostruzione di dati storici pluridecennali per comprendere la risposta storica del sistema superficiale e sotterraneo, capirne il comportamento e poter quindi ipotizzarne una evoluzione, sulla base di scenari di precipitazione probabili. Diventa quindi necessario la continua raccolta, l’omogenizzazione e l’organizzazione dei dati provenienti da reti di monitoraggio meteo-climatico e da quelle delle acque superficiali e sotterranee, gestite perlopiù dalle ARPA regionali. In Lombardia, all’interno del progetto RICLIC (Regional Impact of Climatic Change in Lombardy Water Resources: Modelling and Applications, Università Milano Bicocca, Università Milano, Università di Pavia, ARPA Lombardia, Fondazione Lombardia per l’Ambiente) si analizzano gli effetti delle variazioni climatiche sulle risorse idriche superficiali e sotterranee. L’area interessata dalla studio riguarda la zona appartenente alla pianura della regione Lombardia, compresa tra il fiume Ticino e il fiume Oglio, suddivisa in due bacini idrogeologici (Ticino-Adda e Adda-Oglio). Dal punto di vista geologico, la pianura lombarda è formata da depositi fluviali e fluvio-glaciali che formano una complessa alternanza di strati ghiaiosi, sabbioso-ghiaiosi, sabbiosi, siltosi e argillosi. In quest’ambito sono stati raccolti, in parte digitalizzati e strutturati i dati giornalieri di precipitazione, di livelli idrometrici, di portata e di freatimetrie nell’area di pianura lombarda compresa tra Ticino ed Oglio e qui presentati, dal 1951 al 2005. Le serie storiche dei parametri considerati sono state confrontate tra loro per un’analisi spazio-temporale con lo scopo di individuare eventuali interrelazioni, per capire i tempi e le entità delle risposte, nei diversi bacini idrogeologici. Per i dati meteo-climatici sono stati organizzati i dati giornalieri di 88 stazioni, per i dati idrologici 20 stazioni di misura e 10 per le freatimetrie, sempre con dati giornalieri dal 1951 al 2005. Una prima analisi dei trend pluviometrici ha messo in luce che si individuano due periodi con precipitazioni superiori alla media dal 1959 alla fine del 1961 e dal 1975 al 1979. Si individuano alcuni picchi negativi particolarmente pronunciati, come quelli avvenuti tra il 1970-1971 e quello del 1983. Per le acque superficiali ogni evento positivo si riflette rapidamente sul deflusso diretto, mentre su un trend pluriannuale si registra, per le stazioni in cui sono disponibili i dati di portata, una lieve diminuzione variabile da 10 a 20 m3/s all’anno. Infine le acque sotterranee necessitano di tempi sufficientemente lunghi per rispondere al sistema e la superficie piezometrica ne è la risposta. Quando la situazione positiva o negativa, si ripete per più anni, allora anche il sistema sotterraneo ne risente positivamente o negativamente. Tale corrispondenza presenza uno sfasamento temporale di circa un anno. Per ora non si riscontrano significative variazioni negative della risorsa idrica sotterranea. English Abstract During the last years, natural events related to hydrogeologic cycle have been increasing because it rains less frequently but more heavy. It’s necessary to know the relationship between water balance input and output in order to manage water resources in sustainable way, using data measured by subsurface and surface water Monitoring Networks. This aim is being pursued by RICLIC (Regional Impact of Climatic Change in Lombardy Water Resources: Modelling and Applications), a scientific working projects in Lombardy that evaluates climatic impacts on water resources. For this reason rainfall data, hydrometric data, discharge data and piezometric data have been collected in Lombardy plain from Ticino to Oglio river, digitalized and organized (for the period 1951-2005). Their temporal trend and spatial distribution have been analyzed in order to underline their possible relationships both in time and in space, to understand when and how different hydrologic basins reply to climatic events.
Articolo in rivista - Articolo scientifico
Climate change, groundwater, monitoring network, RICLIC-WARM, SPI index, water balance
Italian
2008
9
2
227
248
none
Bonomi, T., Canepa, P., DEL ROSSO, F., Rossetti, A. (2008). Relazioni temporali pluridecennali di dati pluviometrici, idrologici e piezometrici nella pianura lombarda tra Ticino e Oglio. GIORNALE DI GEOLOGIA APPLICATA, 9(2), 227-248 [10.1474/GGA.2008-02.2-12.0242].
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