Scopo del procedimento di interpretazione del contratto, la qualificazione occupa fin dal medioevo i dibattiti delle scuole giuridiche e della prassi, che tentano di identificare i criteri da adottare per compiere tale operazione. Dalla lettura delle fonti emerge quanto sia stata viva l’attenzione dei giuristi del diritto comune continentale per l’individuazione della specie dei contratti, che una prassi assai dinamica non cessava mai di creare. Oltre alla questione della ricerca degli indici discretivi, all’interprete si poneva anche la necessità di risolvere l’eterno problema del rapporto tra parole e volontà ai fini ermeneutici. La qualificazione del contratto consentiva poi di ricollegare all’operazione importanti effetti giuridici, concernenti, per esempio, il tipo di azione posta a tutela del contratto, il regime del rischio, il rapporto con il diritto statutario. Anche la teoria della natura del contratto trovava applicazione nel procedimento di qualificazione, soprattutto nell’elaborazione e nello studio delle clausole contrattuali. Di primo piano per lo sviluppo del diritto comune europeo erano i contratti impropri, misti e innominati, la cui comprensione e sistemazione furono oggetto di approfonditi studi da parte dei giuristi medievale e dell’età moderna.

(2010). Nell'officina dell'interprete. La qualificazione del contratto nel diritto comune. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2010).

Nell'officina dell'interprete. La qualificazione del contratto nel diritto comune

MASSIRONI, ANDREA GIOVANNI
2010

Abstract

Scopo del procedimento di interpretazione del contratto, la qualificazione occupa fin dal medioevo i dibattiti delle scuole giuridiche e della prassi, che tentano di identificare i criteri da adottare per compiere tale operazione. Dalla lettura delle fonti emerge quanto sia stata viva l’attenzione dei giuristi del diritto comune continentale per l’individuazione della specie dei contratti, che una prassi assai dinamica non cessava mai di creare. Oltre alla questione della ricerca degli indici discretivi, all’interprete si poneva anche la necessità di risolvere l’eterno problema del rapporto tra parole e volontà ai fini ermeneutici. La qualificazione del contratto consentiva poi di ricollegare all’operazione importanti effetti giuridici, concernenti, per esempio, il tipo di azione posta a tutela del contratto, il regime del rischio, il rapporto con il diritto statutario. Anche la teoria della natura del contratto trovava applicazione nel procedimento di qualificazione, soprattutto nell’elaborazione e nello studio delle clausole contrattuali. Di primo piano per lo sviluppo del diritto comune europeo erano i contratti impropri, misti e innominati, la cui comprensione e sistemazione furono oggetto di approfonditi studi da parte dei giuristi medievale e dell’età moderna.
CHIODI, GIOVANNI
storia; diritto; contratto; ius commune; interpretazione; qualificazione; consilia
IUS/19 - STORIA DEL DIRITTO MEDIEVALE E MODERNO
Italian
15-gen-2010
SCIENZE GIURIDICHE - 46R
22
2008/2009
open
(2010). Nell'officina dell'interprete. La qualificazione del contratto nel diritto comune. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2010).
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
phd_unimib_033110.pdf

accesso aperto

Tipologia di allegato: Doctoral thesis
Dimensione 3.08 MB
Formato Adobe PDF
3.08 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10281/7546
Citazioni
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
Social impact