During the ’90s, we witnessed in Europe the spread of types of relationships between public administration and private organizations (profit and non-profit) derived from the two main categories of contracting out and accreditation. These models, linked to the process of developing new modes of governance, also focus on forms of contracting between providers and users of services. This contractual configuration of local welfare systems seems to encourage «civil society» and recipients to play a more active role in designing interventions and putting them into practice. Nonetheless, many questions still remain, especially about the different position assumed by the beneficiaries in the case of intervention theoretically aimed to ensure or increase their «freedom of choice».Sono ormai diversi anni che si discute, e si sperimenta, l’introduzione di contratti nelle politiche sociali in tutti i paesi europei . La contrattualizzazione non è, probabilmente, la principale idea-guida che direziona gli assi dei cambiamenti degli strumenti di policy , ma è senza dubbio una nozione dotata di una notevole forza attrattiva. Nel secondo paragrafo, metteremo in luce come la polisemia e la pluralità di declinazioni del termine contrattualizzazione sia strettamente collegata a processi di cambiamento delle scale di riferi-mento per le politiche sociali. Per distinguere i significati assunti dai termini «attivazione» e «contrattualizzazione», nel terzo paragrafo cer-cheremo di mettere in relazione entrambi i concetti con un parametro di valutazione, l’agency, e con le sue principali declinazioni. La scelta di questo parametro è determinata dal fatto che ci interessa capire se le differenti misure che introducono contratti con l’obiettivo di attivare i destinatari ne modifichino, o meno, la posizione, e se, e come, ne pre-figurino la capacità di azione. In seguito, nel quarto paragrafo mostre-remo come il fattore discriminante delle diverse accezioni di entrambi i termini sia il ruolo della pubblica amministrazione a livello locale. Per chiarire quanto esposto su un piano analitico, nel quinto paragra-fo esemplificheremo appoggiandoci sui risultati intermedi di una ri-cerca sull’implementazione di due dispositivi contrattuali. Si tratta di misure per soggetti con bassi livelli di autosufficienza, basate su tra-sferimenti economici e finalizzate alla reintegrazione sociale e all’attivazione dei destinatari. Nel sesto paragrafo ricaveremo dai casi empirici le possibili variabili con cui osservare l’impatto dei processi di contrattualizzazione e di attivazione, aggregandole intorno a quesiti sul «chi», sul «dove», sul «come» e sul «cosa» di questi processi. Nell’ultimo paragrafo evidenzieremo alcune indicazioni sulle condizioni istituzionali alle quali sono collegati i diversi modi in cui lo statuto «atti-vo» dei cittadini è riconosciuto e trattato, e alcuni ulteriori quesiti di ri-cerca, relativi ai processi di individualizzazione e di sostegno all’indipen-denza sociale dei destinatari delle politiche socio-sanitarie.

Vitale, T. (2005). Contrattualizzazione sociale. LA RIVISTA DELLE POLITICHE SOCIALI, 2005(1), 291-323.

Contrattualizzazione sociale

VITALE, TOMMASO
2005

Abstract

During the ’90s, we witnessed in Europe the spread of types of relationships between public administration and private organizations (profit and non-profit) derived from the two main categories of contracting out and accreditation. These models, linked to the process of developing new modes of governance, also focus on forms of contracting between providers and users of services. This contractual configuration of local welfare systems seems to encourage «civil society» and recipients to play a more active role in designing interventions and putting them into practice. Nonetheless, many questions still remain, especially about the different position assumed by the beneficiaries in the case of intervention theoretically aimed to ensure or increase their «freedom of choice».Sono ormai diversi anni che si discute, e si sperimenta, l’introduzione di contratti nelle politiche sociali in tutti i paesi europei . La contrattualizzazione non è, probabilmente, la principale idea-guida che direziona gli assi dei cambiamenti degli strumenti di policy , ma è senza dubbio una nozione dotata di una notevole forza attrattiva. Nel secondo paragrafo, metteremo in luce come la polisemia e la pluralità di declinazioni del termine contrattualizzazione sia strettamente collegata a processi di cambiamento delle scale di riferi-mento per le politiche sociali. Per distinguere i significati assunti dai termini «attivazione» e «contrattualizzazione», nel terzo paragrafo cer-cheremo di mettere in relazione entrambi i concetti con un parametro di valutazione, l’agency, e con le sue principali declinazioni. La scelta di questo parametro è determinata dal fatto che ci interessa capire se le differenti misure che introducono contratti con l’obiettivo di attivare i destinatari ne modifichino, o meno, la posizione, e se, e come, ne pre-figurino la capacità di azione. In seguito, nel quarto paragrafo mostre-remo come il fattore discriminante delle diverse accezioni di entrambi i termini sia il ruolo della pubblica amministrazione a livello locale. Per chiarire quanto esposto su un piano analitico, nel quinto paragra-fo esemplificheremo appoggiandoci sui risultati intermedi di una ri-cerca sull’implementazione di due dispositivi contrattuali. Si tratta di misure per soggetti con bassi livelli di autosufficienza, basate su tra-sferimenti economici e finalizzate alla reintegrazione sociale e all’attivazione dei destinatari. Nel sesto paragrafo ricaveremo dai casi empirici le possibili variabili con cui osservare l’impatto dei processi di contrattualizzazione e di attivazione, aggregandole intorno a quesiti sul «chi», sul «dove», sul «come» e sul «cosa» di questi processi. Nell’ultimo paragrafo evidenzieremo alcune indicazioni sulle condizioni istituzionali alle quali sono collegati i diversi modi in cui lo statuto «atti-vo» dei cittadini è riconosciuto e trattato, e alcuni ulteriori quesiti di ri-cerca, relativi ai processi di individualizzazione e di sostegno all’indipen-denza sociale dei destinatari delle politiche socio-sanitarie.
Articolo in rivista - Articolo scientifico
Contractualization, Social Policy, Local Welfare, Italy, Comparative Research, Public Action, Activation
Italian
2005
2005
1
291
323
none
Vitale, T. (2005). Contrattualizzazione sociale. LA RIVISTA DELLE POLITICHE SOCIALI, 2005(1), 291-323.
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