Uno degli elementi critici per una migliore comprensione delle dinamiche ecosistemiche in fiumi e torrenti fortemente modificati e per i processi decisionali relativi ai programmi di riqualificazione fluviale è l’individuazione di quali fattori pongano limiti al corretto sviluppo delle comunità biologiche in una situazione caratterizzata da alterazioni multiple. In particolare, i corpi idrici fortemente modificati che attraversano ambienti urbani o, comunque, di notevole antropizzazione subiscono gli effetti congiunti e sinergici di deterioramenti relativi alla qualità delle acque, al regime idraulico e alla morfologia fluviale. In queste situazioni, è molto spesso difficoltoso definire relazioni causali tra alterazioni specifiche e le risposte delle comunità biologiche usando gli strumenti del biomonitoraggio o i più comuni strumenti statistici quali la regressione lineare. Tali strumenti consentono per lo più la verifica di ipotesi relative alla tendenza centrale dei dati, definendo ad esempio la relazione media tra una metrica biologica e una variabile ambientale. In presenza di alterazioni multiple, tuttavia, il “rumore di fondo” introdotto dalla presenza simultanea dei deterioramenti in vari ambiti della funzionalità fluviale può compromettere la validità di tali tipologie di modelli, fino a renderli non informativi. La distribuzione dei valori delle metriche biologiche lungo gradienti specifici di alterazione assume l’aspetto di “nuvole” di dati apparentemente caotiche. L’uso della regressione quantile, tuttavia, permette di valutare le singole alterazioni come fattori limitanti allo sviluppo delle comunità biologiche, individuando così la relazione causale tra esse. Nell’ambito del Progetto FIUMI, nato dalla collaborazione tra Regione Lombardia, ARPA Lombardia e due atenei lombardi, e in vista della progettazione di interventi di riqualificazione fluviale nel bacino Olona-Lambro, uno dei più fortemente modificati d’Italia, sono state analizzate le relazioni tra oltre 220 campioni di macroinvertebrati e le variabili ambientali descrittive sia della qualità delle acque che dell’ambiente idromorfologico. L’uso della regressione quantile ha permesso di identificare gli effetti delle singole tipologie di alterazione sulle metriche biologiche e di assegnare pesi specifici alla loro azione come fattori limitanti, pur in presenza di situazioni particolarmente complesse. Successivamente, sono stati individuati valori di riferimento bacino-specifici per varie metriche biologiche. Tali valori sono stati utilizzati per individuare potenziali soglie-obiettivo per la valutazione dell’efficacia degli interventi, in un contesto in cui il raggiungimento di valori simili a quelli di corpi idrici di riferimento (“stato ecologico buono”) appare difficile. Le variabili ambientali descrittive dell’ambito idromorfologico sono state identificate attraverso le elaborazioni GIS e l’applicazione dell’Indice di Funzionalità Fluviale (IFF). I dati IFF sono stati riaggregati per poter quantificare le valenze di ambiti idromorfologici specifici (ad esempio vegetazione riparia, disponibilità di habitat in alveo e presenza di mesohabitat diversificati). Contemporaneamente, è stato approntato un primo “catasto” delle opere utili alla riqualificazione di tali ambiti, definendone l’applicabilità e il potenziale di miglioramento nei diversi ambiti idromorfologici individuati. L’intera metodologia è stata testata valutando alcuni scenari relativi al risanamento del torrente Lura, un affluente dell’Olona individuato da Regione Lombardia come sottobacino pilota. La metodica approntata può essere un utile strumento di supporto ai processi decisionali nell’ambito della pianificazione degli interventi di riqualificazione.

Canobbio, S., Azzellino, A., Piana, A., Cabrini, R., Fornaroli, R., Sartori, L., et al. (2012). Analisi delle alterazioni idromorfologiche come fattori limitanti allo sviluppo delle comunità biologiche nei corpi idrici fortemente modificati: una metodologia di supporto alle decisioni per la riqualificazione fluviale in situazioni complesse. In Proceedings.

Analisi delle alterazioni idromorfologiche come fattori limitanti allo sviluppo delle comunità biologiche nei corpi idrici fortemente modificati: una metodologia di supporto alle decisioni per la riqualificazione fluviale in situazioni complesse

CANOBBIO, SERGIO;CABRINI, RICCARDO;FORNAROLI, RICCARDO;SARTORI, LAURA;MEZZANOTTE, VALERIA FEDERICA MARIA
2012

Abstract

Uno degli elementi critici per una migliore comprensione delle dinamiche ecosistemiche in fiumi e torrenti fortemente modificati e per i processi decisionali relativi ai programmi di riqualificazione fluviale è l’individuazione di quali fattori pongano limiti al corretto sviluppo delle comunità biologiche in una situazione caratterizzata da alterazioni multiple. In particolare, i corpi idrici fortemente modificati che attraversano ambienti urbani o, comunque, di notevole antropizzazione subiscono gli effetti congiunti e sinergici di deterioramenti relativi alla qualità delle acque, al regime idraulico e alla morfologia fluviale. In queste situazioni, è molto spesso difficoltoso definire relazioni causali tra alterazioni specifiche e le risposte delle comunità biologiche usando gli strumenti del biomonitoraggio o i più comuni strumenti statistici quali la regressione lineare. Tali strumenti consentono per lo più la verifica di ipotesi relative alla tendenza centrale dei dati, definendo ad esempio la relazione media tra una metrica biologica e una variabile ambientale. In presenza di alterazioni multiple, tuttavia, il “rumore di fondo” introdotto dalla presenza simultanea dei deterioramenti in vari ambiti della funzionalità fluviale può compromettere la validità di tali tipologie di modelli, fino a renderli non informativi. La distribuzione dei valori delle metriche biologiche lungo gradienti specifici di alterazione assume l’aspetto di “nuvole” di dati apparentemente caotiche. L’uso della regressione quantile, tuttavia, permette di valutare le singole alterazioni come fattori limitanti allo sviluppo delle comunità biologiche, individuando così la relazione causale tra esse. Nell’ambito del Progetto FIUMI, nato dalla collaborazione tra Regione Lombardia, ARPA Lombardia e due atenei lombardi, e in vista della progettazione di interventi di riqualificazione fluviale nel bacino Olona-Lambro, uno dei più fortemente modificati d’Italia, sono state analizzate le relazioni tra oltre 220 campioni di macroinvertebrati e le variabili ambientali descrittive sia della qualità delle acque che dell’ambiente idromorfologico. L’uso della regressione quantile ha permesso di identificare gli effetti delle singole tipologie di alterazione sulle metriche biologiche e di assegnare pesi specifici alla loro azione come fattori limitanti, pur in presenza di situazioni particolarmente complesse. Successivamente, sono stati individuati valori di riferimento bacino-specifici per varie metriche biologiche. Tali valori sono stati utilizzati per individuare potenziali soglie-obiettivo per la valutazione dell’efficacia degli interventi, in un contesto in cui il raggiungimento di valori simili a quelli di corpi idrici di riferimento (“stato ecologico buono”) appare difficile. Le variabili ambientali descrittive dell’ambito idromorfologico sono state identificate attraverso le elaborazioni GIS e l’applicazione dell’Indice di Funzionalità Fluviale (IFF). I dati IFF sono stati riaggregati per poter quantificare le valenze di ambiti idromorfologici specifici (ad esempio vegetazione riparia, disponibilità di habitat in alveo e presenza di mesohabitat diversificati). Contemporaneamente, è stato approntato un primo “catasto” delle opere utili alla riqualificazione di tali ambiti, definendone l’applicabilità e il potenziale di miglioramento nei diversi ambiti idromorfologici individuati. L’intera metodologia è stata testata valutando alcuni scenari relativi al risanamento del torrente Lura, un affluente dell’Olona individuato da Regione Lombardia come sottobacino pilota. La metodica approntata può essere un utile strumento di supporto ai processi decisionali nell’ambito della pianificazione degli interventi di riqualificazione.
poster
alterazioni idromorfologiche, riqualificazione fluviale
Italian
2 Convegno Italiano sulla Riqualificazione Fluviale
2012
Proceedings
2012
open
Canobbio, S., Azzellino, A., Piana, A., Cabrini, R., Fornaroli, R., Sartori, L., et al. (2012). Analisi delle alterazioni idromorfologiche come fattori limitanti allo sviluppo delle comunità biologiche nei corpi idrici fortemente modificati: una metodologia di supporto alle decisioni per la riqualificazione fluviale in situazioni complesse. In Proceedings.
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