L’architettura istituzionale che dà forma alle nostre società è cambiata e sta cambiando. La burocrazia ha perso lo posizione di predominio di cui ha goduto per una buona parte del secolo scorso. Secondo alcuni, si è avviata verso un declino irreversibile. Ma le cose sono più complicate. Benché incalzata dal nuovo che avanza, la burocrazia c’è ancora. Non è più la stessa, ma gioca ancora ruoli importanti. Max Weber, un padre fondatore della sociologia, aveva coniato la metafora della gabbia di acciaio per enfatizzare i processi di “meccanizzazione” cui lo sviluppo della burocrazia ha dato luogo nella società moderna. L’immagine della gabbia di vetro, che dà il titolo al volume, mette in risalto la coesistenza fra nuove limitazioni e nuove libertà che caratterizza i tempi attuali, sollecitando alcuni quesiti: in quali direzioni vanno le trasformazioni dell’impresa e dell’amministrazione pubblica? In che senso la rete sta soppiantando la gerarchia? Quali libertà promuovono i cambiamenti in atto nella vita sociale organizzata? Quali sono i fattori che favoriscono, o viceversa frenano, la partecipazione dei cittadini alle decisioni collettive? Il libro affronta questi interrogativi intrecciando teorie e ricerca empirica, l’analisi del quadro europeo e lo studio di casi e contesti locali. Nella convinzione che la burocrazia debba essere considerata, ancora o soprattutto oggi, come uno dei più straordinari artefatti della storia dell’umanità, con le sue miserie, la sua grandezza e la sua mediocrità. E che i cambiamenti che la investono tocchino le condizioni stesse del vivere insieme e della democrazia.

Bifulco, L. (2008). Gabbie di vetro: burocrazia, governance e libertà. Milano : Bruno Mondadori.

Gabbie di vetro: burocrazia, governance e libertà

BIFULCO, LAVINIA
2008

Abstract

L’architettura istituzionale che dà forma alle nostre società è cambiata e sta cambiando. La burocrazia ha perso lo posizione di predominio di cui ha goduto per una buona parte del secolo scorso. Secondo alcuni, si è avviata verso un declino irreversibile. Ma le cose sono più complicate. Benché incalzata dal nuovo che avanza, la burocrazia c’è ancora. Non è più la stessa, ma gioca ancora ruoli importanti. Max Weber, un padre fondatore della sociologia, aveva coniato la metafora della gabbia di acciaio per enfatizzare i processi di “meccanizzazione” cui lo sviluppo della burocrazia ha dato luogo nella società moderna. L’immagine della gabbia di vetro, che dà il titolo al volume, mette in risalto la coesistenza fra nuove limitazioni e nuove libertà che caratterizza i tempi attuali, sollecitando alcuni quesiti: in quali direzioni vanno le trasformazioni dell’impresa e dell’amministrazione pubblica? In che senso la rete sta soppiantando la gerarchia? Quali libertà promuovono i cambiamenti in atto nella vita sociale organizzata? Quali sono i fattori che favoriscono, o viceversa frenano, la partecipazione dei cittadini alle decisioni collettive? Il libro affronta questi interrogativi intrecciando teorie e ricerca empirica, l’analisi del quadro europeo e lo studio di casi e contesti locali. Nella convinzione che la burocrazia debba essere considerata, ancora o soprattutto oggi, come uno dei più straordinari artefatti della storia dell’umanità, con le sue miserie, la sua grandezza e la sua mediocrità. E che i cambiamenti che la investono tocchino le condizioni stesse del vivere insieme e della democrazia.
Monografia o trattato scientifico - Monografia di Ricerca - Prima edizione
Burocrazia, governance
Italian
nov-2008
9788842420217
Bruno Mondadori
Bifulco, L. (2008). Gabbie di vetro: burocrazia, governance e libertà. Milano : Bruno Mondadori.
none
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