Clausole di stile, volontà delle parti e regole interpretative. Profili generali

L’articolo ha ad oggetto le clausole di stile, ossia quelle pattuizioni che sono correnti nella prassi contrattuale. Il discorso muove dall’esperienza francese, che ha avuto una sicura influenza nell’elaborazione dottrinale italiana. Francesco Messineo ebbe a valorizzare le clausole di stile, affermando come le stesse non potessero essere condannate, tout court, all’inefficacia. Eppure tale idea sembra smentita dall’orientamento consolidato della giurisprudenza, che pare istituire un’equivalenza fra clausola generica e clausola di stile. Lo studio, invece, si propone di dimostrare come occorra procedere, in concreto, all’accertamento della volontà delle parti; e ciò attraverso l’utilizzo delle regole interpretative (art. 1362 ss. c.c.), le sole in grado di far emergere o meno un profilo di rilevanza delle clausole ricorrenti nella prassi contrattuale.