L’articolo si propone di esaminare le linee portanti relative all’istruzione probatoria nell’arbitrato rituale, in particolare alla luce del d.lgs. 4/2006 che ha significativamente innovato la disciplina del codice di rito dedicata a tale istituto. Dopo un’introduzione volta a evidenziare i principi cardine che sovrintendono l’istruttoria nell’arbitrato, e in particolare la piena vigenza – per ragioni sistematiche - del principio dispositivo e della regola dell’onere della prova, l’indagine si concentra sui mezzi introdotti (o modificati) dalla riforma. Vengono così esaminati la consulenza tecnica (sovente utilizzata nelle controversie ad alto tasso di tecnicismo), la richiesta di informazioni alla p.a. (introdotta nel 2006 ma ancora priva di misure che ne assicurino il rispetto) e soprattutto la testimonianza. A questo riguardo, sono state confermate le modalità di assunzione della prova (avanti agli arbitri, presso il teste, ovvero in forma scritta), ed è stata per la prima volta disciplinata (in sintonia con l’esperienza di altri sistemi) l’assistenza giudiziaria in caso di mancata comparizione dei testimoni. Restano alcuni aspetti irrisolti, e in particolare il problema dell’ammissibilità del giuramento, il quale, a dispetto delle ritrosie manifestate in giurisprudenza, dovrebbe finalmente trovare titolo anche in sede arbitrale.

Danovi, F. (2008). L'istruzione probatoria nella nuova disciplina dell'arbitrato rituale. RIVISTA DI DIRITTO PROCESSUALE, 2008, 21-40.

L'istruzione probatoria nella nuova disciplina dell'arbitrato rituale

DANOVI, FILIPPO
2008

Abstract

L’articolo si propone di esaminare le linee portanti relative all’istruzione probatoria nell’arbitrato rituale, in particolare alla luce del d.lgs. 4/2006 che ha significativamente innovato la disciplina del codice di rito dedicata a tale istituto. Dopo un’introduzione volta a evidenziare i principi cardine che sovrintendono l’istruttoria nell’arbitrato, e in particolare la piena vigenza – per ragioni sistematiche - del principio dispositivo e della regola dell’onere della prova, l’indagine si concentra sui mezzi introdotti (o modificati) dalla riforma. Vengono così esaminati la consulenza tecnica (sovente utilizzata nelle controversie ad alto tasso di tecnicismo), la richiesta di informazioni alla p.a. (introdotta nel 2006 ma ancora priva di misure che ne assicurino il rispetto) e soprattutto la testimonianza. A questo riguardo, sono state confermate le modalità di assunzione della prova (avanti agli arbitri, presso il teste, ovvero in forma scritta), ed è stata per la prima volta disciplinata (in sintonia con l’esperienza di altri sistemi) l’assistenza giudiziaria in caso di mancata comparizione dei testimoni. Restano alcuni aspetti irrisolti, e in particolare il problema dell’ammissibilità del giuramento, il quale, a dispetto delle ritrosie manifestate in giurisprudenza, dovrebbe finalmente trovare titolo anche in sede arbitrale.
Articolo in rivista - Articolo scientifico
istruzione, probatoria, arbitrato, rituale
Italian
2008
2008
21
40
none
Danovi, F. (2008). L'istruzione probatoria nella nuova disciplina dell'arbitrato rituale. RIVISTA DI DIRITTO PROCESSUALE, 2008, 21-40.
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