falso” nell’interconnessione fra la sfera politica e il dibattito pubblico è stato il perno attorno a cui sono ruotate innumerevoli riflessioni sul significato della retorica pubblica, sulla tecnica dialogica e sulla performatività delle élite al potere, ora per conseguire una persuasione strumentale, ora per giungere ad un convincimento volto all’intesa per il bene comune. Il dibattito sulle forme di governo e sui processi di legittimazione politica non può dunque esimersi dal riflettere sui vari mezzi attraverso cui forme di menzogna e di ipocrisia vengono agite in società democratiche. Riprendendo tale questione in chiave di filosofia politica e di teoria sociale, il presente contributo mira a mettere in luce l’interazione e la differenza esistente fra il concetto di menzogna politica e la nozione di ipocrisia democratica, passando attraverso le determinazioni di inganno e di autoinganno. L’intento consta nel far emergere quegli impliciti elementi normativi che - presenti in forma di ricerca di una verità dialogica controfattuale – sono in grado di elucidare nel dibattito civico contenuti menzogneri e rappresentazioni ipocrite. Tale processo riflessivo mira altresì a far affiorare ex negativo pretese immanenti di giustizia sociale e di fiducia che soggetti e gruppi di cittadini attivi rivolgono a istituzioni rappresentative, anche a nome degli offesi e delle vittime.
Calloni, M. (2021). Ipocrisia come messinscena fallibile, menzogna come falsità riscontrabile. Sulla ricerca pubblica di verità e fiducia. LESSICO DI ETICA PUBBLICA, 2, 51-65.
Ipocrisia come messinscena fallibile, menzogna come falsità riscontrabile. Sulla ricerca pubblica di verità e fiducia
Calloni, M
2021
Abstract
falso” nell’interconnessione fra la sfera politica e il dibattito pubblico è stato il perno attorno a cui sono ruotate innumerevoli riflessioni sul significato della retorica pubblica, sulla tecnica dialogica e sulla performatività delle élite al potere, ora per conseguire una persuasione strumentale, ora per giungere ad un convincimento volto all’intesa per il bene comune. Il dibattito sulle forme di governo e sui processi di legittimazione politica non può dunque esimersi dal riflettere sui vari mezzi attraverso cui forme di menzogna e di ipocrisia vengono agite in società democratiche. Riprendendo tale questione in chiave di filosofia politica e di teoria sociale, il presente contributo mira a mettere in luce l’interazione e la differenza esistente fra il concetto di menzogna politica e la nozione di ipocrisia democratica, passando attraverso le determinazioni di inganno e di autoinganno. L’intento consta nel far emergere quegli impliciti elementi normativi che - presenti in forma di ricerca di una verità dialogica controfattuale – sono in grado di elucidare nel dibattito civico contenuti menzogneri e rappresentazioni ipocrite. Tale processo riflessivo mira altresì a far affiorare ex negativo pretese immanenti di giustizia sociale e di fiducia che soggetti e gruppi di cittadini attivi rivolgono a istituzioni rappresentative, anche a nome degli offesi e delle vittime.File | Dimensione | Formato | |
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