A partire dal secondo dopoguerra e fino agli anni Settanta del secolo scorso la Gestalttheorie (o teoria della forma) ha rappresentato l’orientamento dominante nella psicologia accademica italiana. Il gestaltismo italiano non rappresenta però una semplice diramazione del gestaltismo classico: le sue radici vanno rintracciate nella pionieristica attività scientifica di Vittorio Benussi (1878-1927) e Cesare L. Musatti (1897-1989), secondo un asse che idealmente unisce le Scuole psicologiche di Graz e Padova, e con esse quelle di Trieste e Bologna. Si tratta di una prospettiva teorica che ha saputo declinare la ricerca percettologica in senso fenomenologico-sperimentale iuxta propria principia e che ha messo progressivamente sullo sfondo alcune delle istanze più radicali del gestaltismo berlinese (in particolare il postulato dell’isomorfismo, che afferma l’identità strutturale tra il piano dell’esperienza diretta o fenomenica e quello degli eventi fisiologici corrispettivi) e che nell’opera di Fabio Metelli, Gaetano Kanizsa e Paolo Bozzi ha trovato un proprio fecondo sviluppo anche a livello internazionale. Dopo aver considerato il milieu filosofico-psicologico nel quale questa tradizione di ricerca austro-italiana ha avuto origine (dalla psicologia brentaniana alle dottrine di Christian von Ehrenfels e Alexius Meinong), il volume offre un’ampia ricognizione storico-critica del magistero di Vittorio Benussi a Graz e a Padova, rintracciandone l’eredità scientifica nell’opera musattiana e nella variegata tradizione percettologica italiana.

Antonelli, M., Molaro, A. (2020). Da Graz a Padova. Vittorio Benussi, Cesare Musatti e la via austro-italiana alla psicologia della Gestalt. Milano-Udine : Mimesis.

Da Graz a Padova. Vittorio Benussi, Cesare Musatti e la via austro-italiana alla psicologia della Gestalt

Antonelli M.;Molaro A.
2020

Abstract

A partire dal secondo dopoguerra e fino agli anni Settanta del secolo scorso la Gestalttheorie (o teoria della forma) ha rappresentato l’orientamento dominante nella psicologia accademica italiana. Il gestaltismo italiano non rappresenta però una semplice diramazione del gestaltismo classico: le sue radici vanno rintracciate nella pionieristica attività scientifica di Vittorio Benussi (1878-1927) e Cesare L. Musatti (1897-1989), secondo un asse che idealmente unisce le Scuole psicologiche di Graz e Padova, e con esse quelle di Trieste e Bologna. Si tratta di una prospettiva teorica che ha saputo declinare la ricerca percettologica in senso fenomenologico-sperimentale iuxta propria principia e che ha messo progressivamente sullo sfondo alcune delle istanze più radicali del gestaltismo berlinese (in particolare il postulato dell’isomorfismo, che afferma l’identità strutturale tra il piano dell’esperienza diretta o fenomenica e quello degli eventi fisiologici corrispettivi) e che nell’opera di Fabio Metelli, Gaetano Kanizsa e Paolo Bozzi ha trovato un proprio fecondo sviluppo anche a livello internazionale. Dopo aver considerato il milieu filosofico-psicologico nel quale questa tradizione di ricerca austro-italiana ha avuto origine (dalla psicologia brentaniana alle dottrine di Christian von Ehrenfels e Alexius Meinong), il volume offre un’ampia ricognizione storico-critica del magistero di Vittorio Benussi a Graz e a Padova, rintracciandone l’eredità scientifica nell’opera musattiana e nella variegata tradizione percettologica italiana.
Monografia o trattato scientifico - Monografia di Ricerca - Prima edizione
Teoria della Gestalt, Vittorio Benussi, Cesare L. Musatti, Scuola di Graz, Scuola di Berlino, Scuole di Padova e Trieste
Italian
2020
9788857571676
Mimesis
336
Antonelli, M., Molaro, A. (2020). Da Graz a Padova. Vittorio Benussi, Cesare Musatti e la via austro-italiana alla psicologia della Gestalt. Milano-Udine : Mimesis.
none
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