Il presente articolo si propone di delineare una riflessione, a carattere educativo-pedagogico, sul tema della “memoria familiare” in situazioni complesse, come quelle generate dalla nascita di un bambino disabile. La relazione genitori-figli è la via principale per la trasmissione della memoria familiare - valori, simboli, insegnamenti, codici emozionali ed etici, modelli relazionali - che costituisce una matrice fondamentale per la costruzione del Sé di ogni bambino. Se la vita del bambino è influenzata dal luogo in cui vive, dalle persone che incontra, dai gruppi di appartenenza, risulta evidente che il contesto che per primo lo accoglie e che contribuisce a generare identità, sin dai primissimi momenti, è la famiglia. In tal senso, la famiglia è un luogo affettivo, fondamentale per la crescita e per la formazione identitaria dei bambini, in quanto fornisce un senso di appartenenza ad un micro-cosmo ben definito (“io appartengo a loro”). Il senso di appartenenza al sistema familiare si co- struisce anche grazie alla trasmissione della memoria familiare che ha la funzione di creare legami, per far sentire gli individui parte di uno stesso gruppo, tramite la “conservazione”, nel tempo, di elementi trasmissibili da una generazione ad un’altra

Caldin, R., Cinotti, A. (2016). Memoria familiare e disabilità. Eredità pedagogica e valorizzazione dei saperi. LA FAMIGLIA, 50(260), 109-125.

Memoria familiare e disabilità. Eredità pedagogica e valorizzazione dei saperi

Cinotti, A
2016

Abstract

Il presente articolo si propone di delineare una riflessione, a carattere educativo-pedagogico, sul tema della “memoria familiare” in situazioni complesse, come quelle generate dalla nascita di un bambino disabile. La relazione genitori-figli è la via principale per la trasmissione della memoria familiare - valori, simboli, insegnamenti, codici emozionali ed etici, modelli relazionali - che costituisce una matrice fondamentale per la costruzione del Sé di ogni bambino. Se la vita del bambino è influenzata dal luogo in cui vive, dalle persone che incontra, dai gruppi di appartenenza, risulta evidente che il contesto che per primo lo accoglie e che contribuisce a generare identità, sin dai primissimi momenti, è la famiglia. In tal senso, la famiglia è un luogo affettivo, fondamentale per la crescita e per la formazione identitaria dei bambini, in quanto fornisce un senso di appartenenza ad un micro-cosmo ben definito (“io appartengo a loro”). Il senso di appartenenza al sistema familiare si co- struisce anche grazie alla trasmissione della memoria familiare che ha la funzione di creare legami, per far sentire gli individui parte di uno stesso gruppo, tramite la “conservazione”, nel tempo, di elementi trasmissibili da una generazione ad un’altra
Articolo in rivista - Articolo scientifico
eredità pedagogica; memoria familiare; disabilità; famiglie; de-centramento del sapere
Italian
2016
50
260
109
125
reserved
Caldin, R., Cinotti, A. (2016). Memoria familiare e disabilità. Eredità pedagogica e valorizzazione dei saperi. LA FAMIGLIA, 50(260), 109-125.
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