Obiettivo del presente lavoro è l’analisi del tema della qualità del controllo contabile in Italia e delle ripercussioni della Riforma del diritto societario (D.Lgs. 17 gennaio 2003 n.6, denominato talvolta “la Riforma”) sulla scelta dei sistemi di controllo operata dalle società italiane non quotate. Come noto, la normativa italiana distingue tra controllo contabile e amministrativo, l’uno affidato ai revisori esterni e l’altro ai sindaci (o a organi equivalenti). Si tratta di una ripartizione facoltativa per le aziende non quotate e non tenute alla predisposizione del bilancio consolidato, per le quali resta aperta la possibilità di affidare entrambi i controlli all’organo sindacale. L’esistenza, nel contesto italiano, di numerose aziende nelle quali il controllo contabile è ancora di competenza del collegio sindacale, ha consentito di effettuare dei confronti tra differenti sistemi di controllo nell’ambito di campioni di realtà omogenee. Più precisamente, in questo lavoro si è verificato, con l’impiego del modello di Jones modificato, se siano riscontrabili differenze qualitative nei controlli contabili operati dai sindaci rispetto a quelli operati dai revisori esterni.

Corno, F., Mariani, L., Tettamanzi, P. (2007). Collegio sindacale o Revisori esterni: a chi affidare il controllo contabile? Un'indagine empirica sulla qualità del reddito delle società italiane. RIVISTA ITALIANA DI RAGIONERIA E DI ECONOMIA AZIENDALE, 2007-10.

Collegio sindacale o Revisori esterni: a chi affidare il controllo contabile? Un'indagine empirica sulla qualità del reddito delle società italiane

CORNO, FABIO;MARIANI, LAURA;
2007

Abstract

Obiettivo del presente lavoro è l’analisi del tema della qualità del controllo contabile in Italia e delle ripercussioni della Riforma del diritto societario (D.Lgs. 17 gennaio 2003 n.6, denominato talvolta “la Riforma”) sulla scelta dei sistemi di controllo operata dalle società italiane non quotate. Come noto, la normativa italiana distingue tra controllo contabile e amministrativo, l’uno affidato ai revisori esterni e l’altro ai sindaci (o a organi equivalenti). Si tratta di una ripartizione facoltativa per le aziende non quotate e non tenute alla predisposizione del bilancio consolidato, per le quali resta aperta la possibilità di affidare entrambi i controlli all’organo sindacale. L’esistenza, nel contesto italiano, di numerose aziende nelle quali il controllo contabile è ancora di competenza del collegio sindacale, ha consentito di effettuare dei confronti tra differenti sistemi di controllo nell’ambito di campioni di realtà omogenee. Più precisamente, in questo lavoro si è verificato, con l’impiego del modello di Jones modificato, se siano riscontrabili differenze qualitative nei controlli contabili operati dai sindaci rispetto a quelli operati dai revisori esterni.
Articolo in rivista - Articolo scientifico
auditing, reddito, earning management
Italian
ott-2007
2007-10
none
Corno, F., Mariani, L., Tettamanzi, P. (2007). Collegio sindacale o Revisori esterni: a chi affidare il controllo contabile? Un'indagine empirica sulla qualità del reddito delle società italiane. RIVISTA ITALIANA DI RAGIONERIA E DI ECONOMIA AZIENDALE, 2007-10.
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