Molteplici studi (si veda Wilkinson, 2010; Taylor Gooby & Zinn, 2006) hanno dimostrato che l’analisi e la valutazione del rischio devono tenere in considerazione innumerevoli aspetti: naturali, probabilistici, socio-culturali, politici, discorsivi. Si tratta di una costruzione sociale dinamica e contestuale, frutto di negoziazioni, interpretazioni e simbolizzazioni, tanto complessa quanto radicata nella storia culturale dei soggetti collettivi che contribuiscono a definirla (Douglas & Wildavsky, 1982). Le teorie di stampo foucaultiano (Foucault et al., 1991) ci ricordano, tuttavia, che la definizione di rischio ha carattere performativo, in quanto ha conseguenze reali e tangibili sulla strutturazione dei soggetti, o, più semplicemente, sulla percezione di sicurezza nella vita quotidiana, sulla concezione del rapporto tra uomo e ambiente, sulle modalità di gestione delle emergenze. La posta in gioco è tale che vi sono istituzioni politico-amministrative (come, ad esempio la Protezione Civile in Italia) che, in collaborazione con enti scientifici, sono preposte ad occuparsi del tema.

Colleoni, M., Azzimonti, O., De Amicis, M., Frigerio, I. (2018). Vulnerabilità sociale e resilienza nella regione Lombardia. Una proposta metodologica per una nuova gestione del rischio sismico. In F. Adobati, M. Peretti, M. Zambianchi (a cura di), Eventi: la città nella dimensione del transitorio. Effimero e permanenze nei paesaggi contemporanei (pp. 53-60). Bergamo : Bergamo University Press - Sestante Edizioni.

Vulnerabilità sociale e resilienza nella regione Lombardia. Una proposta metodologica per una nuova gestione del rischio sismico

Colleoni, M;Azzimonti, O;De Amicis, M;Frigerio, I
2018

Abstract

Molteplici studi (si veda Wilkinson, 2010; Taylor Gooby & Zinn, 2006) hanno dimostrato che l’analisi e la valutazione del rischio devono tenere in considerazione innumerevoli aspetti: naturali, probabilistici, socio-culturali, politici, discorsivi. Si tratta di una costruzione sociale dinamica e contestuale, frutto di negoziazioni, interpretazioni e simbolizzazioni, tanto complessa quanto radicata nella storia culturale dei soggetti collettivi che contribuiscono a definirla (Douglas & Wildavsky, 1982). Le teorie di stampo foucaultiano (Foucault et al., 1991) ci ricordano, tuttavia, che la definizione di rischio ha carattere performativo, in quanto ha conseguenze reali e tangibili sulla strutturazione dei soggetti, o, più semplicemente, sulla percezione di sicurezza nella vita quotidiana, sulla concezione del rapporto tra uomo e ambiente, sulle modalità di gestione delle emergenze. La posta in gioco è tale che vi sono istituzioni politico-amministrative (come, ad esempio la Protezione Civile in Italia) che, in collaborazione con enti scientifici, sono preposte ad occuparsi del tema.
Capitolo o saggio
vulnerabilità, resilienza, rischio, GIS
Italian
Eventi: la città nella dimensione del transitorio. Effimero e permanenze nei paesaggi contemporanei
Adobati, F; Peretti, M.C; Zambianchi, M
2018
978-88-6642-300-3
30
Bergamo University Press - Sestante Edizioni
53
60
Colleoni, M., Azzimonti, O., De Amicis, M., Frigerio, I. (2018). Vulnerabilità sociale e resilienza nella regione Lombardia. Una proposta metodologica per una nuova gestione del rischio sismico. In F. Adobati, M. Peretti, M. Zambianchi (a cura di), Eventi: la città nella dimensione del transitorio. Effimero e permanenze nei paesaggi contemporanei (pp. 53-60). Bergamo : Bergamo University Press - Sestante Edizioni.
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