Il modello neuroanatomico più accreditato in letteratura sulla dislessia evolutiva propone che tale disturbo sia caratterizzato da un deficit primario della corteccia temporo-parietale (TPC), seguito da un deficit secondario della corteccia occipito-temporale ventrale (OTC). Un più recente modello, invece, ha proposto che un deficit primario della OTC sia seguito da una disfunzione della TPC. Nel tentativo di individuare quali siano le alterazioni neurofunzionali primarie sistematicamente associate alla dislessia evolutiva è stato condotto uno studio di meta-analisi su 37 studi di neuroimmagine con bambini e adulti dislessici impegnati in compiti di lettura. I risultati, ottenuti dalla combinazione di due diversi algoritmi, supportano l’ipotesi del modello classico, suggerendo una ipoattivazione della TPC (area coinvolta in processi fonologici) in bambini dislessici e della OTC (area coinvolta in processi ortografici) in adulti con dislessia. I risultati verranno, inoltre, discussi in riferimento al grado di trasparenza e di complessità sillabica delle diverse ortografie.

Devoto, F., Berlingeri, M., Danelli, L. (2018). Quale deficit neurobiologico primario nella dislessia evolutiva? Uno studio di meta-analisi. Intervento presentato a: Associazione Italiana per la Ricerca e l’Intervento nella Psicopatologia dell’Apprendimento (AIRIPA), Arezzo, Italia.

Quale deficit neurobiologico primario nella dislessia evolutiva? Uno studio di meta-analisi

Devoto, F;Berlingeri, M;Danelli, L
2018

Abstract

Il modello neuroanatomico più accreditato in letteratura sulla dislessia evolutiva propone che tale disturbo sia caratterizzato da un deficit primario della corteccia temporo-parietale (TPC), seguito da un deficit secondario della corteccia occipito-temporale ventrale (OTC). Un più recente modello, invece, ha proposto che un deficit primario della OTC sia seguito da una disfunzione della TPC. Nel tentativo di individuare quali siano le alterazioni neurofunzionali primarie sistematicamente associate alla dislessia evolutiva è stato condotto uno studio di meta-analisi su 37 studi di neuroimmagine con bambini e adulti dislessici impegnati in compiti di lettura. I risultati, ottenuti dalla combinazione di due diversi algoritmi, supportano l’ipotesi del modello classico, suggerendo una ipoattivazione della TPC (area coinvolta in processi fonologici) in bambini dislessici e della OTC (area coinvolta in processi ortografici) in adulti con dislessia. I risultati verranno, inoltre, discussi in riferimento al grado di trasparenza e di complessità sillabica delle diverse ortografie.
abstract + slide
dislessia; neuroimmagini; meta-analisi; clustering gerarchico
Italian
Associazione Italiana per la Ricerca e l’Intervento nella Psicopatologia dell’Apprendimento (AIRIPA)
2018
2018
none
Devoto, F., Berlingeri, M., Danelli, L. (2018). Quale deficit neurobiologico primario nella dislessia evolutiva? Uno studio di meta-analisi. Intervento presentato a: Associazione Italiana per la Ricerca e l’Intervento nella Psicopatologia dell’Apprendimento (AIRIPA), Arezzo, Italia.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10281/205424
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