Il testo presenta un ripensamento della figura del Dirigente scolastico alla luce del modello della ‘clinica della formazione’. Sappiamo che, con le riforme di questi ultimi 15 anni, il ruolo del Dirigente scolastico si è rimodellato, dovendo gestire contemporaneamente molteplici dimensioni diverse: amministrative, organizzative, gestionali, pedagogiche e didattiche. Egli viene continuamente chiamato in causa nel rapporto tra docenti e allievi, tra docenti e docenti, tra docenti e famiglie. Dovendo perciò imparare a leggere ed analizzare in profondità i processi formativi, per prendere decisioni, compiere scelte, svolgere il ruolo, se non esplicito però effettivo e implicito, di ‘consulente’ e di ‘supervisore pedagogico’ per gli insegnanti, gli studenti, il personale non-docente, i vari operatori, le famiglie, il Dirigente scolastico si deve pensare come un ‘professionista pedagogico’, capace di cogliere i significati, le emozioni e gli affetti che circolano, il dispositivo pedagogico complessivo. L’approccio della ‘clinica della formazione’ propone un modo pedagogico di riflettere in profondità sui problemi, le difficoltà, le latenze sempre presenti nei processi formativi. Pertanto, dopo aver descritto le attuali competenze richieste dal riformato ruolo di Dirigente scolastico, aver mostrato come il sistema-scuola sia di per sé un contesto istituzionale, organizzativo, relazionale e pedagogico al tempo stesso, avere incluso anche una riflessione sul ruolo dell’insegnante oggi, come partner in connessione professionale con il Dirigente stesso, viene ripercorso il modello della ‘clinica della formazione’, a partire dalle ragioni della sua nascita. Ne vengono poi illustrate le articolazioni, gli sviluppi, le aree di espansione in settori nuovi. Viene sviluppata la lettura del sistema-scuola attraverso il metodo delle ‘latenze’, collegando la strumentazione concettuale della ‘clinica della formazione’ a molteplici ‘casi pedagogici’, allo scopo di illustrare il fondativo nesso teoria-pratica-materialità educativa. Infine, sempre guidati dallo stesso approccio e dalla correlata metodologia e strumentazione si indicano possibili e auspicabili percorsi formativi e autoformativi per ogni professionista dell’educazione e della formazione, primo fra tutti per il Dirigente scolastico. In particolare, si propongono setting pedagogici in cui ‘comunità di pratica clinica’ di docenti, dirigenti, educatori possano dedicare un tempo specifico e protetto per la messa in atto ricorsiva di pratiche di riflessione condivisa, in cui portare l’esito di proprie pratiche di autoriflessività.

Riva, M. (2005). Formazione clinica e pratiche di autoriflessione per dirigenti scolastici. Pisa : ETS.

Formazione clinica e pratiche di autoriflessione per dirigenti scolastici

RIVA, MARIA GRAZIA
2005

Abstract

Il testo presenta un ripensamento della figura del Dirigente scolastico alla luce del modello della ‘clinica della formazione’. Sappiamo che, con le riforme di questi ultimi 15 anni, il ruolo del Dirigente scolastico si è rimodellato, dovendo gestire contemporaneamente molteplici dimensioni diverse: amministrative, organizzative, gestionali, pedagogiche e didattiche. Egli viene continuamente chiamato in causa nel rapporto tra docenti e allievi, tra docenti e docenti, tra docenti e famiglie. Dovendo perciò imparare a leggere ed analizzare in profondità i processi formativi, per prendere decisioni, compiere scelte, svolgere il ruolo, se non esplicito però effettivo e implicito, di ‘consulente’ e di ‘supervisore pedagogico’ per gli insegnanti, gli studenti, il personale non-docente, i vari operatori, le famiglie, il Dirigente scolastico si deve pensare come un ‘professionista pedagogico’, capace di cogliere i significati, le emozioni e gli affetti che circolano, il dispositivo pedagogico complessivo. L’approccio della ‘clinica della formazione’ propone un modo pedagogico di riflettere in profondità sui problemi, le difficoltà, le latenze sempre presenti nei processi formativi. Pertanto, dopo aver descritto le attuali competenze richieste dal riformato ruolo di Dirigente scolastico, aver mostrato come il sistema-scuola sia di per sé un contesto istituzionale, organizzativo, relazionale e pedagogico al tempo stesso, avere incluso anche una riflessione sul ruolo dell’insegnante oggi, come partner in connessione professionale con il Dirigente stesso, viene ripercorso il modello della ‘clinica della formazione’, a partire dalle ragioni della sua nascita. Ne vengono poi illustrate le articolazioni, gli sviluppi, le aree di espansione in settori nuovi. Viene sviluppata la lettura del sistema-scuola attraverso il metodo delle ‘latenze’, collegando la strumentazione concettuale della ‘clinica della formazione’ a molteplici ‘casi pedagogici’, allo scopo di illustrare il fondativo nesso teoria-pratica-materialità educativa. Infine, sempre guidati dallo stesso approccio e dalla correlata metodologia e strumentazione si indicano possibili e auspicabili percorsi formativi e autoformativi per ogni professionista dell’educazione e della formazione, primo fra tutti per il Dirigente scolastico. In particolare, si propongono setting pedagogici in cui ‘comunità di pratica clinica’ di docenti, dirigenti, educatori possano dedicare un tempo specifico e protetto per la messa in atto ricorsiva di pratiche di riflessione condivisa, in cui portare l’esito di proprie pratiche di autoriflessività.
Clinica della formazione; dirigente scolastico; consulente pedagogico
Italian
2005
9788846712790
ETS
Riva, M. (2005). Formazione clinica e pratiche di autoriflessione per dirigenti scolastici. Pisa : ETS.
none
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