Background. Nelle Linee Guida ESH 2007/2009 si è posta l’attenzione sull’importanza dell’identificazione del danno d’organo subclinico nel paziente iperteso quali markers di aumentato rischio cardiovascolare. Numerosi studi hanno ribadito l’importanza della stiffness arteriosa, valutata come Pulse Wave Velocity, che ha un valore predittivo indipendente per la mortalità di origine cardiovascolare. La letteratura negli ultimi anni, si è concentrata sui polimorfismi a singolo nucleotide che rappresentano mutazioni relativamente diffuse nella popolazione e che nella maggior parte dei casi non sono responsabili di un fenotipo evidente ma attraverso una complessa interazione multifattoriale possono influenzare lo sviluppo di una malattia cardiovascolare. Non molti però, hanno valutato end point intermedi come PWV.Scopo:valutare l’associazione fra la PWV carotido-femorale e 384 SNPs in un gruppo di pazienti affetti da ipertensione arteriosa essenziale con rischio cardiovascolare lieve-intermedio.Metodi: La scelta dei polimorfismi è caduta su alcuni SNPs presenti in geni candidati fisiopatologicamente correlati con la patologia vascolare e gli SNPs mappanti il braccio corto del cromosoma 9 e, in particolare, la regione 9p21 (fra cui rs10757274, rs2383206 e SNPs presenti nei geni CDKN2A, CDKN2B, MTAP).Sono stati studiati 821 pazienti (464 uomini e 357 donne) con ipertensione arteriosa in buon controllo farmacologico valutati presso il nostro Centro di Ipertensione Arteriosa. Per ogni paziente sono stati valutati i fattori di rischio metabolico bioumorali e clinici. Risultati:Dall’analisi statistica dei polimorfismi analizzati, 2 sono risultati significativamente associati a PWV con un false discovery rate di 0,3: rs300622 e rs2381640 entrambi siti sul braccio corto del cromosoma 9. Per il polimorfismo rs300622 (NT_008413.18:g.32783466C>A)una quota minoritaria del campione (2%) appare non protetta dal punto di vista genetico: infatti, la presenza del genotipo CC si associa a valori di PWV significativamente più elevati. Al contrario la maggioranza del campione (75.6%), che presenta genotipo AA, appare protetta presentando valori di PWV nella norma. La presenza dell’allele C si associa in modo dose dipendente all’incremento di PWV.Per il polimorfismo rs2381640 ( NT_008413.18:g.7550779C>T)la maggioranza del campione (48.9%) appare geneticamente non protetta, infatti, la presenza del genotipo CC si associa a valori di PWV significativamente più elevati. Al contrario la minoranza del campione (10%), che presenta genotipo TT, risulta protetta presentando valori di PWV nella norma. La presenza dell’allele C si associa in modo dose dipendente all’incremento di PWV. Gli SNPs significativi descrivono due blocchi di linkage disequilibrium, rispettivamente, di 16 Kb nella regione 9p21 per rs300622 e 13 kb nella regione 9p24.1 per rs2381640. La localizzazione di questi blocchi ci conferma la rilevanza del braccio corto del cromosoma 9 in ambito cardiovascolare ed è importante sottolineare che solo pochi studi prima d’ora hanno riportato un’associazione fra la regione 9p21 e PWV.

(2011). Polimorfismi a singolo nucleotide e rigidità vascolare: valutazione in una popolazione di soggetti affetti da ipertensione arteriosa. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2011).

Polimorfismi a singolo nucleotide e rigidità vascolare: valutazione in una popolazione di soggetti affetti da ipertensione arteriosa

SALVIONI, ALESSANDRA
2011

Abstract

Background. Nelle Linee Guida ESH 2007/2009 si è posta l’attenzione sull’importanza dell’identificazione del danno d’organo subclinico nel paziente iperteso quali markers di aumentato rischio cardiovascolare. Numerosi studi hanno ribadito l’importanza della stiffness arteriosa, valutata come Pulse Wave Velocity, che ha un valore predittivo indipendente per la mortalità di origine cardiovascolare. La letteratura negli ultimi anni, si è concentrata sui polimorfismi a singolo nucleotide che rappresentano mutazioni relativamente diffuse nella popolazione e che nella maggior parte dei casi non sono responsabili di un fenotipo evidente ma attraverso una complessa interazione multifattoriale possono influenzare lo sviluppo di una malattia cardiovascolare. Non molti però, hanno valutato end point intermedi come PWV.Scopo:valutare l’associazione fra la PWV carotido-femorale e 384 SNPs in un gruppo di pazienti affetti da ipertensione arteriosa essenziale con rischio cardiovascolare lieve-intermedio.Metodi: La scelta dei polimorfismi è caduta su alcuni SNPs presenti in geni candidati fisiopatologicamente correlati con la patologia vascolare e gli SNPs mappanti il braccio corto del cromosoma 9 e, in particolare, la regione 9p21 (fra cui rs10757274, rs2383206 e SNPs presenti nei geni CDKN2A, CDKN2B, MTAP).Sono stati studiati 821 pazienti (464 uomini e 357 donne) con ipertensione arteriosa in buon controllo farmacologico valutati presso il nostro Centro di Ipertensione Arteriosa. Per ogni paziente sono stati valutati i fattori di rischio metabolico bioumorali e clinici. Risultati:Dall’analisi statistica dei polimorfismi analizzati, 2 sono risultati significativamente associati a PWV con un false discovery rate di 0,3: rs300622 e rs2381640 entrambi siti sul braccio corto del cromosoma 9. Per il polimorfismo rs300622 (NT_008413.18:g.32783466C>A)una quota minoritaria del campione (2%) appare non protetta dal punto di vista genetico: infatti, la presenza del genotipo CC si associa a valori di PWV significativamente più elevati. Al contrario la maggioranza del campione (75.6%), che presenta genotipo AA, appare protetta presentando valori di PWV nella norma. La presenza dell’allele C si associa in modo dose dipendente all’incremento di PWV.Per il polimorfismo rs2381640 ( NT_008413.18:g.7550779C>T)la maggioranza del campione (48.9%) appare geneticamente non protetta, infatti, la presenza del genotipo CC si associa a valori di PWV significativamente più elevati. Al contrario la minoranza del campione (10%), che presenta genotipo TT, risulta protetta presentando valori di PWV nella norma. La presenza dell’allele C si associa in modo dose dipendente all’incremento di PWV. Gli SNPs significativi descrivono due blocchi di linkage disequilibrium, rispettivamente, di 16 Kb nella regione 9p21 per rs300622 e 13 kb nella regione 9p24.1 per rs2381640. La localizzazione di questi blocchi ci conferma la rilevanza del braccio corto del cromosoma 9 in ambito cardiovascolare ed è importante sottolineare che solo pochi studi prima d’ora hanno riportato un’associazione fra la regione 9p21 e PWV.
GIANNATTASIO, CRISTINA
CESANA, FRANCESCA
ipertensione, genetica ipertensione
MED/11 - MALATTIE DELL'APPARATO CARDIOVASCOLARE
Italian
13-gen-2011
Scuola di Dottorato in Scienze Mediche Sperimentali e Cliniche
IPERTENSIONE E PREVENZIONE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE - 50R
23
2009/2010
open
(2011). Polimorfismi a singolo nucleotide e rigidità vascolare: valutazione in una popolazione di soggetti affetti da ipertensione arteriosa. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2011).
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