In questo saggio sono esposti alcuni risultati di una ricerca sulla violenza alle donne condotta recentemente nell’area metropolitana milanese. Tale studio ha avuto per oggetto i casi di violenza e maltrattamento verificatisi in ambito familiare. In particolare, l’obiettivo principale è stato quello di mettere in luce le dinamiche di manifestazione del fenomeno, muovendo dall’esperienza dei soggetti intervistati (nello specifico, magistrati, avvocati, esponenti di associazioni del privato sociale, operatori pubblici). Un secondo obiettivo di ricerca è stato quello di definire politiche di prevenzione e di contrasto a partire dalla situazione presente sul territorio milanese. L’analisi particolareggiata della violenza in famiglia in un contesto metropolitano (Milano) pur riferendosi ad un ambito locale, può offrire suggestioni ricche e portare alla luce una serie di comportamenti familiari a rischio. L’obiettivo della ricerca non è stato, la quantificazione del fenomeno, quanto piuttosto quello di individuare, partendo dalle testimonianze e dal sapere degli attori coinvolti nella prevenzione della violenza alle donne, alcuni elementi utili per descrivere “vecchie” e “nuove” dinamiche di manifestazione della problematica. Le narrazioni raccolte possono riflettere gli schemi concettuali e i valori di riferimento che ispirano le interpretazioni degli operatori, dei magistrati, delle forze dell’ordine circa le possibili disfunzioni che si possono produrre all’interno della famiglia spesso amplificatrici di maltrattamenti e violenza, in particolare alle donne, ma possono disegnare anche opportunità e vincoli entro cui leggere le strategie e le dinamiche degli stessi attori. Il materiale raccolto nel corso della ricerca ha aperto molteplici fronti di riflessione: una “messa alla prova” dei principali modelli interpretativi offerti dalla letteratura esistente sul tema, un’analisi mirata del fenomeno e delle sue manifestazioni in una specifica area metropolitana, una ricognizione critica delle prassi sociali e normative attuate per fronteggiare la violenza e il maltrattamento in famiglia, oltre che un confronto tra le due sfere di intervento teso ad evidenziare le possibili lacune e le fragilità delle pratiche stesse. Infine, abbiamo cercato di formulare alcune ipotesi esplicative, rileggendo i maltrattamenti e la violenza a partire da una concezione “dinamica” del fenomeno, attente agli effetti – a volte distorsivi – derivanti dai mutamenti e dalle trasformazioni che la famiglia ha avuto nel corso degli ultimi decenni. L’analisi è stata rivolta, infatti, non solamente alle evoluzioni della condizione femminile nel contesto familiare, ma anche alle nuove forme e modelli di convivenza, e ai fattori esterni che hanno condizionato questi cambiamenti: migrazioni, invecchiamento della popolazione, nuovi stili di vita e status giuridici. Il diritto è stato utilizzato, infatti, come cartina di tornasole, una verifica della cristallizzazione nel tessuto normativo dei cambiamenti avvenuti nell’istituzione familiare, nel rapporto fra i suoi membri e dei molteplici livelli, soggetti e piani di tutela coinvolti.

Stefanizzi, S., Verdolini, V. (2009). I maltrattamenti in famiglia: rappresentazioni, pratiche normative e risposte sociali. AUTONOMIE LOCALI E SERVIZI SOCIALI, 32(2), 315-338 [10.1447/30442].

I maltrattamenti in famiglia: rappresentazioni, pratiche normative e risposte sociali

STEFANIZZI, SONIA;VERDOLINI, VALERIA
2009

Abstract

In questo saggio sono esposti alcuni risultati di una ricerca sulla violenza alle donne condotta recentemente nell’area metropolitana milanese. Tale studio ha avuto per oggetto i casi di violenza e maltrattamento verificatisi in ambito familiare. In particolare, l’obiettivo principale è stato quello di mettere in luce le dinamiche di manifestazione del fenomeno, muovendo dall’esperienza dei soggetti intervistati (nello specifico, magistrati, avvocati, esponenti di associazioni del privato sociale, operatori pubblici). Un secondo obiettivo di ricerca è stato quello di definire politiche di prevenzione e di contrasto a partire dalla situazione presente sul territorio milanese. L’analisi particolareggiata della violenza in famiglia in un contesto metropolitano (Milano) pur riferendosi ad un ambito locale, può offrire suggestioni ricche e portare alla luce una serie di comportamenti familiari a rischio. L’obiettivo della ricerca non è stato, la quantificazione del fenomeno, quanto piuttosto quello di individuare, partendo dalle testimonianze e dal sapere degli attori coinvolti nella prevenzione della violenza alle donne, alcuni elementi utili per descrivere “vecchie” e “nuove” dinamiche di manifestazione della problematica. Le narrazioni raccolte possono riflettere gli schemi concettuali e i valori di riferimento che ispirano le interpretazioni degli operatori, dei magistrati, delle forze dell’ordine circa le possibili disfunzioni che si possono produrre all’interno della famiglia spesso amplificatrici di maltrattamenti e violenza, in particolare alle donne, ma possono disegnare anche opportunità e vincoli entro cui leggere le strategie e le dinamiche degli stessi attori. Il materiale raccolto nel corso della ricerca ha aperto molteplici fronti di riflessione: una “messa alla prova” dei principali modelli interpretativi offerti dalla letteratura esistente sul tema, un’analisi mirata del fenomeno e delle sue manifestazioni in una specifica area metropolitana, una ricognizione critica delle prassi sociali e normative attuate per fronteggiare la violenza e il maltrattamento in famiglia, oltre che un confronto tra le due sfere di intervento teso ad evidenziare le possibili lacune e le fragilità delle pratiche stesse. Infine, abbiamo cercato di formulare alcune ipotesi esplicative, rileggendo i maltrattamenti e la violenza a partire da una concezione “dinamica” del fenomeno, attente agli effetti – a volte distorsivi – derivanti dai mutamenti e dalle trasformazioni che la famiglia ha avuto nel corso degli ultimi decenni. L’analisi è stata rivolta, infatti, non solamente alle evoluzioni della condizione femminile nel contesto familiare, ma anche alle nuove forme e modelli di convivenza, e ai fattori esterni che hanno condizionato questi cambiamenti: migrazioni, invecchiamento della popolazione, nuovi stili di vita e status giuridici. Il diritto è stato utilizzato, infatti, come cartina di tornasole, una verifica della cristallizzazione nel tessuto normativo dei cambiamenti avvenuti nell’istituzione familiare, nel rapporto fra i suoi membri e dei molteplici livelli, soggetti e piani di tutela coinvolti.
Articolo in rivista - Articolo scientifico
violenza in famiglia, maltrattamenti, violenza di genere
Italian
2009
32
2
315
338
none
Stefanizzi, S., Verdolini, V. (2009). I maltrattamenti in famiglia: rappresentazioni, pratiche normative e risposte sociali. AUTONOMIE LOCALI E SERVIZI SOCIALI, 32(2), 315-338 [10.1447/30442].
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