PREMESSE - Il trattamento chirurgico degli aneurismi dell’aorta addominale (AAA) in rottura resta ancor oggi uno dei più interessanti problemi della Chirurgia Vascolare. L’interesse dell’argomento è anche legato alla frequenza della patologia, che, nonostante i progressi nella diagnostica moderna, non è diminuita, ma anzi aumentata, senzadubbio anche in relazione all’aumento dell’età media. L’incidenza di rottura di AAA nella popolazione supera infatti lo 0,2 °/oo sopra ai 65 anni d’età e lo 0,5 °/oo sopra gli 80 anni. Il trattamento degli AAA rotti resta inoltre un problema aperto, poiché, mentre negli ultimi 30-40 anni s’è ottenuta una riduzione notevole nella mortalità post-operatoria dopo chirurgia degli AAA in elezione, altrettanto non s’è però verificato per la chirurgia degli AAA rotti. Eppure gli avanzamenti nelle tecniche di terapia intensiva ed assistenza intra e post-operatoria, cui sono dovuti buona parte dei migliori risultati in elezione, non hanno determinato una riduzione proporzionale della mortalità dopo chirurgia degli AAA in rottura, attestata intorno al 40%. Forse l’aumento dell’età media dei soggetti operati per AAA rotto può giustificare un pari aumento delle patologie associate, responsabili di un gran numero di complicanze post-operatorie e conseguentemente dell’elevata mortalità. SCOPI DELLA RICERCA - Appare dunque tuttora di grande attualità ed interesse riconoscere i possibili fattori che entrano in gioco nel determinare una prognosi più o meno favorevole in questa chirurgia; ciò al fine di evidenziare i punti, nel percorso diagnostico-terapeutico degli AAA rotti, sui quali sia possibile agire, per ottenere un sensibile miglioramento dei risultati. METODI - Uno studio che si prefigga tali scopi deve considerare i dati riportati dalla recente letteratura su casistiche sufficientemente numerose, analiticamente considerati, nelle varie fasi di rianimazione, diagnostica, tecnica di riparazione chirurgica ed assistenza post-operatoria. I fattori più frequentemente citati sono: il tempo di trasporto in ospedale, le manovre rianimatorie immediate, il tempo diagnostico, l’intervallo trascorso prima dell’intervento, la tecnica chirurgica; inoltre lo shock, la quantità di perdite ematiche, il tipo e la sede di rottura, le complicanze miocardiche, renali, respiratorie, intestinali e multiorgano, la sindrome compartimentale. Tali dati devono inoltre essere criticamente vagliati, alla luce dell’esperienza personale, onde trarne risultati e considerazioni utili a tracciare un migliore iter di trattamento di questa impegnativa patologia. CONCUSIONI - In conclusione l’analisi dei fattori che possono incidere in senso prognostico sul trattamento degli AAA rotti può suggerire ove attenzioni guidate ed accorgimenti tecnici possano migliorare la sopravvivenza di questa difficile chirurgia.

Mingazzini, P. (2004). Considerazioni Prognostiche nella Chirurgia degli Aneurismi dell’Aorta Addominale in rottura. Intervento presentato a: 3° Congresso Nazionale SICVE Società Italiana di Chirurgia Vascolare ed Endovascolare, Torino.

Considerazioni Prognostiche nella Chirurgia degli Aneurismi dell’Aorta Addominale in rottura

MINGAZZINI, PAOLO
2004

Abstract

PREMESSE - Il trattamento chirurgico degli aneurismi dell’aorta addominale (AAA) in rottura resta ancor oggi uno dei più interessanti problemi della Chirurgia Vascolare. L’interesse dell’argomento è anche legato alla frequenza della patologia, che, nonostante i progressi nella diagnostica moderna, non è diminuita, ma anzi aumentata, senzadubbio anche in relazione all’aumento dell’età media. L’incidenza di rottura di AAA nella popolazione supera infatti lo 0,2 °/oo sopra ai 65 anni d’età e lo 0,5 °/oo sopra gli 80 anni. Il trattamento degli AAA rotti resta inoltre un problema aperto, poiché, mentre negli ultimi 30-40 anni s’è ottenuta una riduzione notevole nella mortalità post-operatoria dopo chirurgia degli AAA in elezione, altrettanto non s’è però verificato per la chirurgia degli AAA rotti. Eppure gli avanzamenti nelle tecniche di terapia intensiva ed assistenza intra e post-operatoria, cui sono dovuti buona parte dei migliori risultati in elezione, non hanno determinato una riduzione proporzionale della mortalità dopo chirurgia degli AAA in rottura, attestata intorno al 40%. Forse l’aumento dell’età media dei soggetti operati per AAA rotto può giustificare un pari aumento delle patologie associate, responsabili di un gran numero di complicanze post-operatorie e conseguentemente dell’elevata mortalità. SCOPI DELLA RICERCA - Appare dunque tuttora di grande attualità ed interesse riconoscere i possibili fattori che entrano in gioco nel determinare una prognosi più o meno favorevole in questa chirurgia; ciò al fine di evidenziare i punti, nel percorso diagnostico-terapeutico degli AAA rotti, sui quali sia possibile agire, per ottenere un sensibile miglioramento dei risultati. METODI - Uno studio che si prefigga tali scopi deve considerare i dati riportati dalla recente letteratura su casistiche sufficientemente numerose, analiticamente considerati, nelle varie fasi di rianimazione, diagnostica, tecnica di riparazione chirurgica ed assistenza post-operatoria. I fattori più frequentemente citati sono: il tempo di trasporto in ospedale, le manovre rianimatorie immediate, il tempo diagnostico, l’intervallo trascorso prima dell’intervento, la tecnica chirurgica; inoltre lo shock, la quantità di perdite ematiche, il tipo e la sede di rottura, le complicanze miocardiche, renali, respiratorie, intestinali e multiorgano, la sindrome compartimentale. Tali dati devono inoltre essere criticamente vagliati, alla luce dell’esperienza personale, onde trarne risultati e considerazioni utili a tracciare un migliore iter di trattamento di questa impegnativa patologia. CONCUSIONI - In conclusione l’analisi dei fattori che possono incidere in senso prognostico sul trattamento degli AAA rotti può suggerire ove attenzioni guidate ed accorgimenti tecnici possano migliorare la sopravvivenza di questa difficile chirurgia.
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Abdominal Aortic Aneurysm, AAA Rupture, Prognostic Factors; Aneurisma dell'Aorta Addominale, Fissurazione, Rottura, Prognosi
Italian
3° Congresso Nazionale SICVE Società Italiana di Chirurgia Vascolare ed Endovascolare
2004
2004
none
Mingazzini, P. (2004). Considerazioni Prognostiche nella Chirurgia degli Aneurismi dell’Aorta Addominale in rottura. Intervento presentato a: 3° Congresso Nazionale SICVE Società Italiana di Chirurgia Vascolare ed Endovascolare, Torino.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10281/15613
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