La deriva che la politica di bilancio nazionale ha assunto nell’attuale contesto europeo e, soprattutto, la «demonizzazione delle situazioni di disavanzo e di debito dei Paesi aderenti» all’eurozona, ben emerge analizzando il cambiamento che ha subito il ruolo dei banchieri centrali nell’ambito del finanziamento del debito pubblico, con riferimento sia all’emissione di titoli del debito pubblico, sia all’emissione di nuova moneta. Due modalità che sono state drasticamente incise dall’avvento dell’Unione Monetaria Europea (UME) che ha richiesto un radicale cambiamento di prospettiva. Più precisamente, questo scritto evidenzia come le regole, imposte al finanziamento del debito pubblico degli Stati membri, abbiano finito per introdurre una sorta di logica concorrenziale - in altre parole, applicare i principi sovranazionali sulla concorrenza - anche in quest’ambito, senza però tenere in debita considerazione il fatto che se, almeno da questo specifico punto di vista, i Paesi dell’eurozona sono accomunabili, non altrettanto può dirsi per gli altri competitors che si muovono sul mercato: gli altri Stati sovrani - quali in primis gli Stati Uniti e la Gran Bretagna - che possono contare su regole diverse e, soprattutto, su un banchiere centrale che può svolgere la funzione di prestatore di ultima istanza. Per poter giungere a simili conclusioni, dal punto di vista metodologico, questo lavoro muove dalla ricostruzione dell’evoluzione del ruolo che la Banca d’Italia ha svolto nella sottoscrizione di titoli del nostro debito pubblico; al termine di questo percorso passa a tratteggiare con maggior consapevolezza i profondi mutamenti imposti dal trasferimento della gestione della politica monetaria in capo alla BCE.

Mattassoglio, F. (2016). Dalla Banca d'Italia alla Banca Centrale Europea: come sono cambiate le modalità di finanziamento del debito pubblico. RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO PUBBLICO COMUNITARIO(5), 1145-1182.

Dalla Banca d'Italia alla Banca Centrale Europea: come sono cambiate le modalità di finanziamento del debito pubblico

MATTASSOGLIO, FRANCESCA
Primo
2016

Abstract

La deriva che la politica di bilancio nazionale ha assunto nell’attuale contesto europeo e, soprattutto, la «demonizzazione delle situazioni di disavanzo e di debito dei Paesi aderenti» all’eurozona, ben emerge analizzando il cambiamento che ha subito il ruolo dei banchieri centrali nell’ambito del finanziamento del debito pubblico, con riferimento sia all’emissione di titoli del debito pubblico, sia all’emissione di nuova moneta. Due modalità che sono state drasticamente incise dall’avvento dell’Unione Monetaria Europea (UME) che ha richiesto un radicale cambiamento di prospettiva. Più precisamente, questo scritto evidenzia come le regole, imposte al finanziamento del debito pubblico degli Stati membri, abbiano finito per introdurre una sorta di logica concorrenziale - in altre parole, applicare i principi sovranazionali sulla concorrenza - anche in quest’ambito, senza però tenere in debita considerazione il fatto che se, almeno da questo specifico punto di vista, i Paesi dell’eurozona sono accomunabili, non altrettanto può dirsi per gli altri competitors che si muovono sul mercato: gli altri Stati sovrani - quali in primis gli Stati Uniti e la Gran Bretagna - che possono contare su regole diverse e, soprattutto, su un banchiere centrale che può svolgere la funzione di prestatore di ultima istanza. Per poter giungere a simili conclusioni, dal punto di vista metodologico, questo lavoro muove dalla ricostruzione dell’evoluzione del ruolo che la Banca d’Italia ha svolto nella sottoscrizione di titoli del nostro debito pubblico; al termine di questo percorso passa a tratteggiare con maggior consapevolezza i profondi mutamenti imposti dal trasferimento della gestione della politica monetaria in capo alla BCE.
Articolo in rivista - Articolo scientifico
debito pubblico; finanziamento, Banca d'Italia, Banca Centrale Europea
Italian
2016
5
1145
1182
reserved
Mattassoglio, F. (2016). Dalla Banca d'Italia alla Banca Centrale Europea: come sono cambiate le modalità di finanziamento del debito pubblico. RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO PUBBLICO COMUNITARIO(5), 1145-1182.
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