Tra le molte facce dell’esclusione sociale, quella della povertà materiale (l’incapacità di far fronte ai bisogni primari come nutrirsi, avere cura della propria igiene e salute) è indubbiamente la più drammatica e appariscente. Il progetto di monitoraggio del disagio sociale, avviato nel 2008 dalla Regione Lombardia attraverso l’istituzione di uno specifico osservatorio (O.R.E.S.), prevede, tra le numerose attività, la realizzazione di un “Atlante statistico della povertà materiale in Lombardia” attraverso la rilevazione censuaria delle strutture del privato sociale (localizzate sul territorio regionale) che si occupano di rispondere, spesso in supplenza di enti/istituzioni pubbliche assenti o impotenti, alle richieste di chi vive in condizioni di povertà. E’ infatti evidente come le realtà che hanno un contatto diretto con i bisognosi siano proprio quelle che meglio conoscono l’effettiva situazione di bisogno presente nel territorio. Tale rilevazione riunisce molteplici fonti informative (Banco Farmaceutico, Banco Alimentare, Caritas, Gruppi di Volontariato Vincenziano, Opere degli Ordini Francescani, Registro delle Organizzazioni di Volontariato, Registro delle Cooperative Sociali e Conferenze San Vincenzo) e consente la definizione di un unico quadro informativo sia sulla tipologia e il volume dei servizi forniti dagli enti, sia sulle caratteristiche strutturali dell’utenza che vi si rivolge. Inoltre, la conoscenza della localizzazione geografica della rete dell’offerta permette di fare ipotesi sulla distribuzione territoriale della domanda di assistenza. Un primo obiettivo di questo lavoro è dunque quello di valorizzare il contributo informativo dell’ “Atlante”, in base ai risultati delle due rilevazioni svolte (relative agli anni 2007 e 2008), proponendo un possibile modello attraverso il quale le informazioni puntuali raccolte vengono estese ai diversi ambiti territoriali tipicamente collegati alla possibilità di intervento delle istituzioni. Un secondo obiettivo è quello di “validarne” i risultati, alla luce delle fonti informative ufficiali, almeno ad un livello territoriale aggregato. Infine, vale la pena di osservare che, anche se il punto di vista “materiale” su un tema molto complesso come quello della povertà è parziale, le dimensioni del fenomeno sono allarmanti, soprattutto quando si consideri che esse si riferiscono ad una delle regioni più ricche del Paese.

Rimoldi, S., Accolla, G. (2010). La povertà in Lombardia attraverso i dati dell'osservatorio regionale sull'esclusione sociale. RIVISTA ITALIANA DI ECONOMIA, DEMOGRAFIA E STATISTICA, 63(3/4), 179-186.

La povertà in Lombardia attraverso i dati dell'osservatorio regionale sull'esclusione sociale

RIMOLDI, STEFANIA MARIA LORENZA;
2010

Abstract

Tra le molte facce dell’esclusione sociale, quella della povertà materiale (l’incapacità di far fronte ai bisogni primari come nutrirsi, avere cura della propria igiene e salute) è indubbiamente la più drammatica e appariscente. Il progetto di monitoraggio del disagio sociale, avviato nel 2008 dalla Regione Lombardia attraverso l’istituzione di uno specifico osservatorio (O.R.E.S.), prevede, tra le numerose attività, la realizzazione di un “Atlante statistico della povertà materiale in Lombardia” attraverso la rilevazione censuaria delle strutture del privato sociale (localizzate sul territorio regionale) che si occupano di rispondere, spesso in supplenza di enti/istituzioni pubbliche assenti o impotenti, alle richieste di chi vive in condizioni di povertà. E’ infatti evidente come le realtà che hanno un contatto diretto con i bisognosi siano proprio quelle che meglio conoscono l’effettiva situazione di bisogno presente nel territorio. Tale rilevazione riunisce molteplici fonti informative (Banco Farmaceutico, Banco Alimentare, Caritas, Gruppi di Volontariato Vincenziano, Opere degli Ordini Francescani, Registro delle Organizzazioni di Volontariato, Registro delle Cooperative Sociali e Conferenze San Vincenzo) e consente la definizione di un unico quadro informativo sia sulla tipologia e il volume dei servizi forniti dagli enti, sia sulle caratteristiche strutturali dell’utenza che vi si rivolge. Inoltre, la conoscenza della localizzazione geografica della rete dell’offerta permette di fare ipotesi sulla distribuzione territoriale della domanda di assistenza. Un primo obiettivo di questo lavoro è dunque quello di valorizzare il contributo informativo dell’ “Atlante”, in base ai risultati delle due rilevazioni svolte (relative agli anni 2007 e 2008), proponendo un possibile modello attraverso il quale le informazioni puntuali raccolte vengono estese ai diversi ambiti territoriali tipicamente collegati alla possibilità di intervento delle istituzioni. Un secondo obiettivo è quello di “validarne” i risultati, alla luce delle fonti informative ufficiali, almeno ad un livello territoriale aggregato. Infine, vale la pena di osservare che, anche se il punto di vista “materiale” su un tema molto complesso come quello della povertà è parziale, le dimensioni del fenomeno sono allarmanti, soprattutto quando si consideri che esse si riferiscono ad una delle regioni più ricche del Paese.
Articolo in rivista - Articolo scientifico
Povertà, Lombardia
Italian
2010
63
3/4
179
186
none
Rimoldi, S., Accolla, G. (2010). La povertà in Lombardia attraverso i dati dell'osservatorio regionale sull'esclusione sociale. RIVISTA ITALIANA DI ECONOMIA, DEMOGRAFIA E STATISTICA, 63(3/4), 179-186.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10281/11724
Citazioni
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
Social impact