Questa opera collettanea, la cui realizzazione ha impegnato il Dipartimento di diritto per l’economia dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, approfondisce i profili tanto pubblicistici, quanto privatistici del turismo quale fenomeno a rilevanza economica e sociale. Come è noto, i contratti relativi a prestazioni turistiche, in particolar modo quelli che si referiscono a viaggi organizzati, sono fonte di conflittualità assai elevata, e l’incremento delle azioni giudiziarie nella sfera turistica è da porre in relazione anche alla sentenza della Corte di Giustizia delle Comunità europee (Sesta Sezione, 12 marzo 2002, procedimento C-168/00, Leitner c. TUI Deutschland GmbH & Co. KG.) che ha affermato la risarcibilità del danno non patrimoniale sotto il profilo della cosiddetta 'vacanza rovinata'. La conflittualità in ambito ‘turistico’ è favorita, poi, da ulteriori fattori: innanzitutto una carenza normativa in relazione ai profili contrattuali di numerosi tipi di contratto propri di questo settore: il Codice del Consumo (artt. 82-100) disciplina infatti i soli contratti attinenti i cosiddetti ‘pacchetti turistici’, con l’esclusione di ogni altro tipo di prestazione; peraltro anche la Convenzione internazionale sul contratto di viaggio analogamente considera (art. 1, secondo comma) esclusivamente i contratti aventi ad oggetto, a fronte di “un prezzo globale, un insieme di prestazioni comprendenti il trasporto, il soggiorno separato dal trasporto o qualunque altro servizio che, ad essi si riferisca”. Esclusi dall’armonizzazione europea ed altresì dalla disciplina internazionale risultano pertanto i contratti inerenti la prestazione dei singoli servizi, che trovano –al più- le loro regole nelle norme dedicate dall’ordinamento a specifici contratti, quali ad esempio il trasporto di persone, la locazione turistica, il deposito in albergo e la conseguente responsabilità dell’albergatore (e dell’esercente strutture assimilabili). Talvolta, in assenza di specifica disciplina –come nel caso del contratto d’albergo- trovano applicazione gli usi alberghieri raccolti dalle Camere di commercio, peraltro differenti da provincia a provincia. Vi sono, infine, rapporti contrattuali vieppiù diffusi quali il bed and breakfast e l’agriturismo che, pur ricevendo articolata disciplina nei loro aspetti amministrativi ad opera della legislazione regionale, sono tuttavia privi di regole inerenti i relativi tratti contrattuali, e ciò –come ben può comprendersi- contribuisce all’ulteriore insorgere di controversie. In questo complessivo contesto la propensione dei consumatori a ricorrere alle vie giudiziali è in costante ascesa, grazie anche al ruolo svolto da talune delle associazioni costituite in nome della loro tutela. Lo studio di Cesare Vaccà approfondisce le opportunità offerte dagli strumenti di composizione dei conflitti alternativi alle vie giudiziarie, in particolar modo dalla mediazione, analizzando le esperienze già radicate antecedentemente al d.lgs. 4 marzo 2010, n. 28. Il contributo dell’autore anticipa, pertanto, non poche scelte che sono state successivamente confermate dal legislatore nel suo intervento di organica disciplina della mediazione extragiudiziale.

Vacca', C. (2010). Tutela dei diritti e composizione delle controversie. In L. Degrassi, V. Franceschelli (a cura di), Turismo. Diritto e Diritti (pp. 627-674). Milano : Giuffrè.

Tutela dei diritti e composizione delle controversie

VACCA', CESARE
2010

Abstract

Questa opera collettanea, la cui realizzazione ha impegnato il Dipartimento di diritto per l’economia dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, approfondisce i profili tanto pubblicistici, quanto privatistici del turismo quale fenomeno a rilevanza economica e sociale. Come è noto, i contratti relativi a prestazioni turistiche, in particolar modo quelli che si referiscono a viaggi organizzati, sono fonte di conflittualità assai elevata, e l’incremento delle azioni giudiziarie nella sfera turistica è da porre in relazione anche alla sentenza della Corte di Giustizia delle Comunità europee (Sesta Sezione, 12 marzo 2002, procedimento C-168/00, Leitner c. TUI Deutschland GmbH & Co. KG.) che ha affermato la risarcibilità del danno non patrimoniale sotto il profilo della cosiddetta 'vacanza rovinata'. La conflittualità in ambito ‘turistico’ è favorita, poi, da ulteriori fattori: innanzitutto una carenza normativa in relazione ai profili contrattuali di numerosi tipi di contratto propri di questo settore: il Codice del Consumo (artt. 82-100) disciplina infatti i soli contratti attinenti i cosiddetti ‘pacchetti turistici’, con l’esclusione di ogni altro tipo di prestazione; peraltro anche la Convenzione internazionale sul contratto di viaggio analogamente considera (art. 1, secondo comma) esclusivamente i contratti aventi ad oggetto, a fronte di “un prezzo globale, un insieme di prestazioni comprendenti il trasporto, il soggiorno separato dal trasporto o qualunque altro servizio che, ad essi si riferisca”. Esclusi dall’armonizzazione europea ed altresì dalla disciplina internazionale risultano pertanto i contratti inerenti la prestazione dei singoli servizi, che trovano –al più- le loro regole nelle norme dedicate dall’ordinamento a specifici contratti, quali ad esempio il trasporto di persone, la locazione turistica, il deposito in albergo e la conseguente responsabilità dell’albergatore (e dell’esercente strutture assimilabili). Talvolta, in assenza di specifica disciplina –come nel caso del contratto d’albergo- trovano applicazione gli usi alberghieri raccolti dalle Camere di commercio, peraltro differenti da provincia a provincia. Vi sono, infine, rapporti contrattuali vieppiù diffusi quali il bed and breakfast e l’agriturismo che, pur ricevendo articolata disciplina nei loro aspetti amministrativi ad opera della legislazione regionale, sono tuttavia privi di regole inerenti i relativi tratti contrattuali, e ciò –come ben può comprendersi- contribuisce all’ulteriore insorgere di controversie. In questo complessivo contesto la propensione dei consumatori a ricorrere alle vie giudiziali è in costante ascesa, grazie anche al ruolo svolto da talune delle associazioni costituite in nome della loro tutela. Lo studio di Cesare Vaccà approfondisce le opportunità offerte dagli strumenti di composizione dei conflitti alternativi alle vie giudiziarie, in particolar modo dalla mediazione, analizzando le esperienze già radicate antecedentemente al d.lgs. 4 marzo 2010, n. 28. Il contributo dell’autore anticipa, pertanto, non poche scelte che sono state successivamente confermate dal legislatore nel suo intervento di organica disciplina della mediazione extragiudiziale.
Capitolo o saggio
turismo tutela dei diritti
Italian
Turismo. Diritto e Diritti
Degrassi, L; Franceschelli, V
2010
881415273X
Giuffrè
627
674
Vacca', C. (2010). Tutela dei diritti e composizione delle controversie. In L. Degrassi, V. Franceschelli (a cura di), Turismo. Diritto e Diritti (pp. 627-674). Milano : Giuffrè.
none
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10281/11409
Citazioni
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
Social impact