La prima sentenza in epigrafe affronta il tema del diritto al risarcimento del danno cui sarebbe tenuto il creditore istante condannato ai danni per avere chiesto la dichiarazione di fallimento con colpa. Si osserva che la Cassazione ha rigettato la domanda di risarcimento dei danni proposta nei confronti del creditore istante e si rileva che la Suprema Corte ha ravvisato nel comportamento di quest'ultimo una responsabilità processuale e non aquiliana. Con la seconda sentenza in epigrafe, la Corte di cassazione prende posizione in modo chiaro sul tema delle notificazioni ex art. 19 l. fall., ribadendo che in tema di decorrenza del termine breve per l'impugnazione, il primo comma dell'art. 326 c.p.c. va interpretato nel senso che, pur in mancanza di espressa disposizione legislativa, i termini di cui all'art. 325 c.p.c. decorrono dalla notificazione della sentenza sia per il soggetto cui la notificazione è diretta sia per il notificante, attesa la comunanza ad entrambi le parti del termine stesso e non potendo seriamente dubitarsi del fatto che il notificante abbia piena conoscenza della sentenza stessa. L'A. osserva che la Suprema Corte chiarisce che tale principio si deve estendere anche alla previsione dell'art. 19 l. fall.

Signorelli, F. (2005). In tema di sentenza dichiarativa di fallimento: notifica e revoca.(Nota a Cass. sez. I civ. 21 aprile 2004, n. 7598; Cass. sez. I civ. 14 aprile 2004, n. 7064). IL FALLIMENTO E LE ALTRE PROCEDURE CONCORSUALI, 27(7), 779-780.

In tema di sentenza dichiarativa di fallimento: notifica e revoca.(Nota a Cass. sez. I civ. 21 aprile 2004, n. 7598; Cass. sez. I civ. 14 aprile 2004, n. 7064)

SIGNORELLI, FABIO
2005

Abstract

La prima sentenza in epigrafe affronta il tema del diritto al risarcimento del danno cui sarebbe tenuto il creditore istante condannato ai danni per avere chiesto la dichiarazione di fallimento con colpa. Si osserva che la Cassazione ha rigettato la domanda di risarcimento dei danni proposta nei confronti del creditore istante e si rileva che la Suprema Corte ha ravvisato nel comportamento di quest'ultimo una responsabilità processuale e non aquiliana. Con la seconda sentenza in epigrafe, la Corte di cassazione prende posizione in modo chiaro sul tema delle notificazioni ex art. 19 l. fall., ribadendo che in tema di decorrenza del termine breve per l'impugnazione, il primo comma dell'art. 326 c.p.c. va interpretato nel senso che, pur in mancanza di espressa disposizione legislativa, i termini di cui all'art. 325 c.p.c. decorrono dalla notificazione della sentenza sia per il soggetto cui la notificazione è diretta sia per il notificante, attesa la comunanza ad entrambi le parti del termine stesso e non potendo seriamente dubitarsi del fatto che il notificante abbia piena conoscenza della sentenza stessa. L'A. osserva che la Suprema Corte chiarisce che tale principio si deve estendere anche alla previsione dell'art. 19 l. fall.
Nota a sentenza
fallimento; revoca; responsabilità
Italian
2005
27
7
779
780
none
Signorelli, F. (2005). In tema di sentenza dichiarativa di fallimento: notifica e revoca.(Nota a Cass. sez. I civ. 21 aprile 2004, n. 7598; Cass. sez. I civ. 14 aprile 2004, n. 7064). IL FALLIMENTO E LE ALTRE PROCEDURE CONCORSUALI, 27(7), 779-780.
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