La navigazione nello spazio ipertestuale del web prevede che l’utente abbia degli strumenti concettuali e visivi che gli permettano di orientarsi nella ricerca di informazioni e di crearsi un modello mentale della struttura di un sito per capire e apprenderne il funzionamento. L’attuale evoluzione della disciplina dell’information architecture sta sviluppando metodologie di ricerca e di organizzazione delle informazioni e dei sistemi di rappresentazione visiva sempre più vicini e simili alla ricchezza dell’approccio cognitivo umano basato non solo sulle gerarchie di navigazione delle strutture ipertestuali, ma soprattutto sulla ricchezza delle mappe concettuali o cognitive. Tra gli strumenti che nell’architettura dell’informazione si usano per rappresentare relazioni e percorsi, le mappe sono un modo per visualizzare spazialmente le informazioni e per veicolare maggiori dettagli in maniera contemporanea anziché sequenziale. L’uso delle mappe cognitive, come sistema di rappresentazione nelle interfacce web, permette di interpretare e soddisfare le logiche associative di un utente in maniera spesso più efficace rispetto alla tradizionale struttura ad indice utilizzata nei siti, grazie ad una lettura in-mediata di molti elementi informativi e delle loro relazioni. Le mappe infatti: _creano una gerarchia visiva evidente e semplice _permettono di visualizzare non solo i nodi tematici dell’ipertesto, ma anche i loro collegamenti logici e fisici, cioe’ i link _permettono di visualizzare contemporaneamente più livelli di annidamento delle informazioni

Bollini, L. (2004). Architettura dell’informazione per il web. In P. Bertini, F. Caburlotto (a cura di), I Quaderni del Webbit 2003 – Usabilità/Accessibilità e Web-Design (pp. 77-86). Padova : Webbit Edizioni.

Architettura dell’informazione per il web

BOLLINI, LETIZIA
2004

Abstract

La navigazione nello spazio ipertestuale del web prevede che l’utente abbia degli strumenti concettuali e visivi che gli permettano di orientarsi nella ricerca di informazioni e di crearsi un modello mentale della struttura di un sito per capire e apprenderne il funzionamento. L’attuale evoluzione della disciplina dell’information architecture sta sviluppando metodologie di ricerca e di organizzazione delle informazioni e dei sistemi di rappresentazione visiva sempre più vicini e simili alla ricchezza dell’approccio cognitivo umano basato non solo sulle gerarchie di navigazione delle strutture ipertestuali, ma soprattutto sulla ricchezza delle mappe concettuali o cognitive. Tra gli strumenti che nell’architettura dell’informazione si usano per rappresentare relazioni e percorsi, le mappe sono un modo per visualizzare spazialmente le informazioni e per veicolare maggiori dettagli in maniera contemporanea anziché sequenziale. L’uso delle mappe cognitive, come sistema di rappresentazione nelle interfacce web, permette di interpretare e soddisfare le logiche associative di un utente in maniera spesso più efficace rispetto alla tradizionale struttura ad indice utilizzata nei siti, grazie ad una lettura in-mediata di molti elementi informativi e delle loro relazioni. Le mappe infatti: _creano una gerarchia visiva evidente e semplice _permettono di visualizzare non solo i nodi tematici dell’ipertesto, ma anche i loro collegamenti logici e fisici, cioe’ i link _permettono di visualizzare contemporaneamente più livelli di annidamento delle informazioni
Capitolo o saggio
Information architecture, web design, map-based web interfaces, interface design, web design
Italian
I Quaderni del Webbit 2003 – Usabilità/Accessibilità e Web-Design
Bertini, P; Caburlotto, F
2004
88-901387-2-6
Webbit Edizioni
77
86
Bollini, L. (2004). Architettura dell’informazione per il web. In P. Bertini, F. Caburlotto (a cura di), I Quaderni del Webbit 2003 – Usabilità/Accessibilità e Web-Design (pp. 77-86). Padova : Webbit Edizioni.
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