Siano esse piccole o grandi, le città contemporanee sono in continua competizione al fine di accrescerne la loro visibilità e garantire una posizione di rilievo nel panorama nazionale e internazionale. La sfida urbana si combatte principalmente su due fronti: la crescente capacità di attrarre talenti (come le “città creative”, Florida, 2005) e quella di organizzare eventi. Benché per i sistemi urbani le manifestazioni non rappresentino una realtà storicamente nuova, dagli anni Novanta in avanti hanno assunto una dimensione sempre più rilevante, sia dal punto di vista qualitativo (ricchezza e varietà dei contenuti), che quantitativo (numero degli eventi organizzati, dei partecipanti, degli attori coinvolti) (Cercola, Izzo, Bonetti, 2010). Nel dibattito nazionale ed internazionale questi momenti collettivi vengono definiti in diversi modi: Mega eventi (Mega Events), Grandi eventi (Big Events), eventi “di qualità”, o “meritevoli di una attestazione di qualità” (Hallmark Events), Eventi speciali (Special Events) (Guala, 2002). Indipendente dal nome attributo le manifestazioni sono mega, big o special quando la loro organizzazione è “di alto profilo” (Hiller, 2000) ed hanno effetti considerevoli a livello territoriale, sociale, culturale e politico (Essex, Chalkley, 1998; Hiller, 2000). Gli elementi che accomunano Giochi Olimpici, Esposizioni Universali, Capitali Europee della Cultura o in alcuni casi anche avvenimenti politici (si pensi al G8) e religiosi (come, per esempio, il Giubileo) è l’essere manifestazioni culturali (sportive e commerciali) su “larga scala” che interessano un “ampio pubblico”, e di “rilevanza internazionale”, volute e programmate con “largo anticipo” (Roche, 2000, p. 1). Altro aspetto che per lungo tempo ha caratterizzato i mega eventi è l’“unicità” e l’eccezionalità, in quanto coinvolgono la città ospitante in spazi e per tempi limitati. Il tema dell’unicità diventerà centrale in questo capitolo e verrà affrontato da diversi punti di vista. Analizzando le Olimpiadi Invernali di Torino 2006, le Olimpiadi Estive di Londra 2012, l’esperienza di Marsiglia Capitale della Cultura Europea 2013, fino ad arrivare alla progettazione dell’evento Expo che si svolgerà a Milano nel 2015, si evidenzia come il tema dell’unicità sia temporale (legacy) sia spaziale (diffusione) sembri essere stato messo, in parte, in discussione.

Mugnano, S. (2014). Expo 2015 come evento diffuso per la città. In Fondazione Ambrosianeum, R. Lodigiani (a cura di), Milano 2014. Expo, laboratorio metropolitano cantiere per un mondo nuovo. Rapporto sulla città (pp. 183-199). Milano : Franco Angeli.

Expo 2015 come evento diffuso per la città

Mugnano, S
2014

Abstract

Siano esse piccole o grandi, le città contemporanee sono in continua competizione al fine di accrescerne la loro visibilità e garantire una posizione di rilievo nel panorama nazionale e internazionale. La sfida urbana si combatte principalmente su due fronti: la crescente capacità di attrarre talenti (come le “città creative”, Florida, 2005) e quella di organizzare eventi. Benché per i sistemi urbani le manifestazioni non rappresentino una realtà storicamente nuova, dagli anni Novanta in avanti hanno assunto una dimensione sempre più rilevante, sia dal punto di vista qualitativo (ricchezza e varietà dei contenuti), che quantitativo (numero degli eventi organizzati, dei partecipanti, degli attori coinvolti) (Cercola, Izzo, Bonetti, 2010). Nel dibattito nazionale ed internazionale questi momenti collettivi vengono definiti in diversi modi: Mega eventi (Mega Events), Grandi eventi (Big Events), eventi “di qualità”, o “meritevoli di una attestazione di qualità” (Hallmark Events), Eventi speciali (Special Events) (Guala, 2002). Indipendente dal nome attributo le manifestazioni sono mega, big o special quando la loro organizzazione è “di alto profilo” (Hiller, 2000) ed hanno effetti considerevoli a livello territoriale, sociale, culturale e politico (Essex, Chalkley, 1998; Hiller, 2000). Gli elementi che accomunano Giochi Olimpici, Esposizioni Universali, Capitali Europee della Cultura o in alcuni casi anche avvenimenti politici (si pensi al G8) e religiosi (come, per esempio, il Giubileo) è l’essere manifestazioni culturali (sportive e commerciali) su “larga scala” che interessano un “ampio pubblico”, e di “rilevanza internazionale”, volute e programmate con “largo anticipo” (Roche, 2000, p. 1). Altro aspetto che per lungo tempo ha caratterizzato i mega eventi è l’“unicità” e l’eccezionalità, in quanto coinvolgono la città ospitante in spazi e per tempi limitati. Il tema dell’unicità diventerà centrale in questo capitolo e verrà affrontato da diversi punti di vista. Analizzando le Olimpiadi Invernali di Torino 2006, le Olimpiadi Estive di Londra 2012, l’esperienza di Marsiglia Capitale della Cultura Europea 2013, fino ad arrivare alla progettazione dell’evento Expo che si svolgerà a Milano nel 2015, si evidenzia come il tema dell’unicità sia temporale (legacy) sia spaziale (diffusione) sembri essere stato messo, in parte, in discussione.
Capitolo o saggio
città, Expo 2015, Mega eventi
Italian
Milano 2014. Expo, laboratorio metropolitano cantiere per un mondo nuovo. Rapporto sulla città
Fondazione Ambrosianeum; Lodigiani , R
2014
9788891707796
Franco Angeli
183
199
Mugnano, S. (2014). Expo 2015 come evento diffuso per la città. In Fondazione Ambrosianeum, R. Lodigiani (a cura di), Milano 2014. Expo, laboratorio metropolitano cantiere per un mondo nuovo. Rapporto sulla città (pp. 183-199). Milano : Franco Angeli.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10281/103149
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