Il legislatore costituzionale del 2001, nel rivedere il riparto di competenze tra Stato e autonomie territoriali, ha opportunamente introdotto la materia “produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia” in maniera espressa, ed in particolare l’ha collocata nell’ambito delle competenze di natura concorrente, aprendo così un ampio spazio di intervento a favore delle Regioni. Ciò ha dato origine ad un consistente contenzioso costituzionale, cosicché a partire dal 2004 la Corte costituzionale ha dovuto ripetutamente pronunciarsi in merito, andando così a definire i limiti della competenza statale e di quella regionale. Il contributo esamina i vari indirizzi formulati in questa produzione giurisprudenziale che copre un arco temporale breve ma intenso, e alla luce di tali indirizzi - in particolare la legittimazione della "chiamata in sussidiarietà" e l'affermazione del canone della leale collaborazione - esprime delle valutazioni critiche sugli ambiti che sarà opportuno che rimangano sottoposti all’intervento del legislatore statale e sulle opportunità che invece si aprono ai legislatori regionali per regolare le specificità della materia “energia” legate al territorio, senza che vengano compromessi gli interessi di portata nazionale.

Buzzacchi, C. (2010). LA MATERIA ENERGIA NELLA GIURISPRUDENZA COSTITUZIONALE. In C. Buzzacchi (a cura di), Il prisma energia. Integrazione di interessi e competenze. Milano : Giuffrè.

LA MATERIA ENERGIA NELLA GIURISPRUDENZA COSTITUZIONALE

BUZZACCHI, CAMILLA
2010

Abstract

Il legislatore costituzionale del 2001, nel rivedere il riparto di competenze tra Stato e autonomie territoriali, ha opportunamente introdotto la materia “produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia” in maniera espressa, ed in particolare l’ha collocata nell’ambito delle competenze di natura concorrente, aprendo così un ampio spazio di intervento a favore delle Regioni. Ciò ha dato origine ad un consistente contenzioso costituzionale, cosicché a partire dal 2004 la Corte costituzionale ha dovuto ripetutamente pronunciarsi in merito, andando così a definire i limiti della competenza statale e di quella regionale. Il contributo esamina i vari indirizzi formulati in questa produzione giurisprudenziale che copre un arco temporale breve ma intenso, e alla luce di tali indirizzi - in particolare la legittimazione della "chiamata in sussidiarietà" e l'affermazione del canone della leale collaborazione - esprime delle valutazioni critiche sugli ambiti che sarà opportuno che rimangano sottoposti all’intervento del legislatore statale e sulle opportunità che invece si aprono ai legislatori regionali per regolare le specificità della materia “energia” legate al territorio, senza che vengano compromessi gli interessi di portata nazionale.
Capitolo o saggio
chiamata in sussidiarietà; leale collaborazione; interesse nazionale
Italian
Il prisma energia. Integrazione di interessi e competenze
Buzzacchi, C
2010
88-14-15353-1
Giuffrè
Buzzacchi, C. (2010). LA MATERIA ENERGIA NELLA GIURISPRUDENZA COSTITUZIONALE. In C. Buzzacchi (a cura di), Il prisma energia. Integrazione di interessi e competenze. Milano : Giuffrè.
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